Un'altra razzia mondiale

Un'altra razzia mondiale Da Uruguay '30 a oggi pochi colpi: Maradona e Gullit vennero in anni vuoti, Platini prima di Spagna '82 Un'altra razzia mondiale Ma la Coppa è una falsa vetrina Il campionato del mondo è un mare, un lago, uno stagno - a seconda della quantità e della qualità del pescabile - nel quale le società italiane gettano reti o ami dal 1930. L'ultima rete l'ha gettata il Cagliari, nel laghetto di Italia '90. Sono rimasti dentro i tre uruguaiani Fonseca, Francescoli ed Herrera che festeggeranno i primi soldi italiani e il ritorno della Sardegna in serie A. Dopo nove mondiali 45 giocatori stranieri sono entrati nel campionato italiano. Cifra provvisoria. Alcuni elementi di spicco del torneo appena finito, come Gascoigne (interessa Juve e Genoa), Taffarel (Parma) e Lineker (Torino), sono oggetto di una caccia difficile ma non ancora chiusa. Fra limitazioni, blocchi totali, riaperture, il calcio italiano attinge da sempre all'estero. Voglia di campioni, per vincere lo scudetto. Lottare al vertice significa incassi. Solo chi è senza pudore parla di spettacolo. Il campionato del mondo è da sempre una vetrina. Guardandovi dentro molti club hanno scelto male, alcuni hanno centrato il meglio. Anche perché, negli ultimi anni, il meglio era già sparito dagli scaffali. Maradona, Gullit, Van Basten, Matthaeus sono stati prelevati da Napoli, Milan e Inter in stagioni intermedie, fuori dalla grande fiera quadriennale. L'anno della miracolosa pesca mondiale rimane il 1982. Difficile far meglio. Juventus in pole position, ma anche la Juve aveva agito in anticipo, in tempi non sospetti. Se Michel Platini e Zbigniew Boniek hanno esordito in Italia nella stagione 1982-83, dopo essere stati protagonisti del torneo vinto dagli azzurri di Bearzot, la società guidata da Giampiero Boniperti se li era assicurati prima. Un blitz guidato da Gianni Agnelli aveva portato a Torino l'asso francese per la firma prima ancora che la nazionale transalpina andasse in ritiro. Una lunga e paziente trattativa condotta a Varsavia dal direttore generale bianconero Pietro Giuliano aveva bloccato il campione polacco. Costi d'acquisto bassi. Irrisorio quello di Platini il cui contratto con il Saint Etienne era in scadenza: 350 milioni di lire. Più consistente, tre miliardi abbondanti, il prezzo di Boniek. Haessler, oggi, è costato 13 miliardi. L'Ambrosiana Inter poteva anticipare la concorrenza in occasione del campionato del mondo del 1930. Il primo della storia. Guillermo Stabile, argentino di sangue italiano, capocannoniere del torneo con otto gol, l'avevano segnalato amici argentini. Il presidente nerazzurro senatore Borletti chiese altri riferimenti. Mentre cominciava a decidersi, il Genoa attraverso una compagnia di navigazione chiudeva la pratica. Quattro anni dopo, l'Argentina partecipava al campionato del '34 vinto dagli azzurri con una nazionale svuotata. La Juve aveva «rapito» Monti, Varallo era già in Italia. La guerra bloccò poi la vita del Paese, ed il calcio. Alla ripresa, otto importazioni dopo il mondiale del '50 in Brasile, quello della beffa uruguaiana nella finale di Rio. La Svezia, protagonista della poule finale, venne saccheggiata da Roma (tre comprati, tre mezze delusioni), Genoa (due), Sampdoria e Inter. Solo l'Inter fece il colpo grosso con Skoglund, attaccante dal dribbling facile e dal tiro preciso. Lunga e felice la carriera italiana, triste la fine. E' morto di alcol a Stoccolma. Il Milan entrava sul mercato post-mondiale nel '54, unico compratore italiano. Centrava il bersaglio. Da Montevideo arrivava Juan Alberto Schiaffino, genitori italiani, mezz'ala, campione nel '50 a Rio. Uno dei grandi geni del calcio in assoluto (lui, Di Stefano, Pelé e poi?). Schiaffino portava il Milan a vincere tre scudetti. Intanto insegnava calcio a un ragazzino, Gianni Rivera. Il club rossonero faceva il bis nel '58, ancora una volta isolato nella pesca mondiale, portando via al Brasile (campione del mondo in Svezia) José Altafini. Gli altri club italiani reagivano sondando il torneo cileno dell'82. Centravano il bersaglio Juventus (Luis Del Sol, il maratoneta spagnolo), Bologna (Helmut Haller, mezz'ala di grande potenza che darà il meglio in bianconero), Torino (lo spagnolo Joaquin Peirò, il «violinista» del dribbling, destinato ad offrire un grosso contributo all'Inter di Coppa) e Inter (il brasiliano Jair, re del contropiede). Dopo vent'anni di frontiere chiuse, tredici arrivi dal mondiale di Spagna. Con Platini e Boniek, già tolti dal mercato dalla Juventus, un gruppo di ottimi giocatori (Diaz, Passarella, Hansi Mueller, Dirceu) e qualche delusione. Trevor Francis bloccato nella Samp da troppi guai fisici, Edinho (Udinese) bravo ma lento, Hernandez vice-Maradona (così era definito nel clan argentino) lontano dal prototipo. Nell'86 è arrivato solo Branco: cacciato via dal Brescia per scarso rendimento, l'abbiamo rivisto fra i migliori dello sfortunato Brasile di Italia '90. Tra poco le verifiche sulla bontà delle ultime scelte. Il migliore? Lo spagnolo Martin Vazquez, dal Real Madrid al Torino. La Nazionale fatica, ma il calcio italiano dei club comanda l'Europa. Gli stadi sono nuovi, belli. Se reggono anche i bilanci, nessun problema. Bruno Perucca 'te Dal Real al Torino. Martin Vazquez era granata già prima del mondiale GIOCATORE NAZIONALE SOC. ACQUIRENTE AhUNU 193U ORLANDINI ARGENTINA GENOA STABILE ARGENTINA GENOA Wm^lKMM- > DE VINCENZI ARGENTINA AMBROSIANA ANNO 1934 O ANNO 1950 ANDERSSON SAMPDORIA MELLBERG SVEZIA GENOA NILSSON SVEZIA GENOA NORDHAL K. SVEZIA ROMA SKOGLUND SVEZIA INTER SUNDQVIST SVEZIA ROMA Skoglund K. Nordahl ANNO 1954 • •• ANNO 1958" UNZAIN PARAGUAY LAZIO SCHIAFFINO URUGUAY MILAN ALTAFINI BRASILE MILAN ANNO 1962 •••• 1 Jair Da Costa detto Jair BRUELLS GERMANIA OV. MODENA DEL SOL SPAGNA JUVENTUS HALLER GERMANIA OV. BOLOGNA JAIR BRASILE INTER PEIRO' SPAGNA TORINO TORO CILE SAMPDORIA ANNO 1982 • •••• BARBADILLO PERÙ' AVELLINO BONIEK POLONIA JUVENTUS DIAZ ARGENTINA NAPOLI DIRCEU BRASILE VERONA EDINHO BRASILE UDINESE HERNANDEZ ARGENTINA TORINO FRANCIS INGHILTERRA SAMPDORIA MULLER H. GERMANIA OV. INTER PASSARELLA ARGENTINA FIORENTINA Passarella (sopra). Platini (in alto a destra) e Boniek PLATINI FRANCIA JUVENTUS SURJAK JUGOSLAVIA UDINESE URIBE PERÙ' CAGLIARI ZMUDA POLONIA VERONA BRANCO BRASILE BRESCIA ANNO 1986 • ALDAIR BRASILE ROMA ANNO 1990 ESCOBAR COLOMBIA PARMA ••• W^^^ HAESSLER GERMANIA OV. JUVENTUS ^W»lf HERRERA URUGUAY CAGLIARI f FONSECA URUGUAY CAGLIARI . FRANCESCOLI URUGUAY CAGLIARI "tepicdl° '^fiP LACATUS ROMANIA FIORENTINA ^^m- MARTIN VAZQUEZ SPAGNA TORINO m mSnE MAZINHO BRASILE LECCE • • DiSCRETO RADUCIOIU ROMANIA BARI * * * , n™°n RIEDLE GERMANIA OV. LAZIO