Troppa difesa soffocherà il calcio

Troppa difesa soffocherà il calcio Kissinger accusa: gioco troppo stagnante a metà campo, gol con il contagocce. E propone che anche la Fifa intervenga per evitare la «noia da stadio» NELLA finale del Mondiale, in cui la Germania occidentale ha vinto il titolo battendo l'Argentina per 1 a 0, «il tedesco che ha segnato il gol è stato l'unico spettatore a non pagare il biglietto». Questa osservazione, da parte di un amico italiano, riassume ciò che avvelena il calcio dei Mondiali: il gioco è diventato troppo difensivo. Ciò che è accaduto nella finale è stato troppo brutto mentre in alcune altre partite si è giocato un bel calcio, talvolta bellissimo. La partita di Bari la sera precedente la finale, quando l'Italia ha battuto l'Inghilterra per 2 a 1 nella gara per il terzo posto, è stata un modello di calcio d'alta classe. Avrebbe potuto benissimo essere la finale perché ambedue le squadre avevano perso la loro semifinale per i capricci dei calci di rigore. Le due squadre hanno giocato in modo brillante, entrambe si sono comportate correttamente per uno sport rude in cui i limiti del consentito sono soggettivamente imprecisi. Giocando contro la Germania, l'Argentina ha deliberatamente spinto lo sport fuori da Troppa difesa soffocherà il calcio quei limiti e ha offuscato uno spettacolo seguito alla tivù probabilmente da un miliardo di spettatori. Quella partita non ha proposto nessun nuovo eroe alla gioventù, né questa finale può aver lasciato una buona impressione negli americani, i prossimi padroni di casa del Mondiale, che già sono spontaneamente scettici. I tedeschi, che lungo tutto il torneo hanno praticato un gioco d'attacco, sono apparsi disorientati - o forse intrappolati dall'impatto degli argentini, e quindi non hanno giocato al loro livello migliore. I tedeschi hanno dominato la partita ma sono stati ampiamente insufficienti nella concretizzazione delle occasioni da rete. Gli argentini, che erano una pallida ombra dei grandi campioni del 1986 e del 1978, hanno giocato in difesa in attesa di un miracolo che non è mai arrivato. E tuttavia, per quanto la par¬ tita sia stata rovinata, i tedeschi hanno meritato la vittoria. Nelle quattro settimane del Mondiale sono stati la squadra migliore. Il calcio è uno sport di troppe risorse per essere sconfitto da una finale irritante come quella alla quale abbiamo assistito. Ma l'eccessiva impostazione in difesa alla lunga può soffocare il gioco. La formazione originaria della squadra di calcio era composta da cinque attaccanti, contro i tre attaccanti negli Anni 60, e poi i due attaccanti nei tempi recenti. In questo Mondiale molte squadre hanno addirittura impiegato un solo attaccante mentre il rafforzamento della difesa si è tradotto in uno stile di gioco paragonabile a una fisarmonica. Ugni squadra spera di aprire e chiudere - di espandersi e contrarsi - per marcare sia i più pericolosi attaccanti dell'altra squadra, sia le zone del campo dalle quali gli avversari hanno maggiori possibilità di segnare. Un gioco simile a una difesa a zona nel basket, che comincia circa 9 metri prima del canestro. Ammassando nove o dieci giocatori in quello spazio limitato, quasi sempre si evita un tiro a rete non contrastato. Inoltre, se si riesce ad attirare l'avversario all'attacco, si può aprire la sua retroguardia per rapidi contropiedi. Ma se ambedue le squadre attuano la stessa tattica, il risultato è un gioco stagnante a metà campo, con pochissime reti. Per esempio, nelle precedenti cinque finali dei Mondiali furono segnati in media 4,5 gol a partita; questa volta uno solo. Come ha osservato l'allenatore tedesco-occidentale Franz Beckenbauer, il risultato naturale di una partita tra due squadra bene addestrate a giocare secondo lo «stile fisarmonica» sarebbe 0-0. Infrangere lo «stile fisarmonica» è un problema che la Fifa, l'organismo che presiede al calcio mondiale, dovrebbe prendere in seria considerazione. Johann Cruyff, il miglior giocatore di calcio prodotto dall'Olanda, ha qualche idea in proposito. Ho assistito a BrasileCosta Rica, in Spagna, con Cruyff: il quarantatreenne ex giocatore dell'Olanda è allenatore del Barcellona, la squadra spagnola che ha segnato più gol. Cruyff giocò a Los Angeles, negli Anni 70, con la squadra degli Aztecs nella Lega del calcio nordamericano, ora scomparsa. Cruyff sottolineò che quando la Costa Rica si impadroniva del pallone, i brasiliani, che ora sono inclini al gioco difensivo, si precipitavano indietro nella loro metà campo prendendo posizione senza neppure badare all'uomo in possesso di palla fino a quando questi attraversava la metà campo. Cruyff dice che occorre circa un minuto per ritornare nella propria metà campo e un altro minuto per riprendere posizione e partire all'attacco. In questo modo si spreca un'enorme quantità di tempo. Cruyff invece predica, e pratica, qualcosa di simile al «fullcourt pressing» del basket: «Bisogna attaccare l'altra squadra ogni volta che si impossessa della palla, su qualsiasi zona del campo - afferma -. Così facendo ci si avvicina molto alla porta avversaria e si può segnare quando i difensori avversari non sono bene organizzati». Giocando in questo modo, secondo Cruyff, si può avere il possesso di palla per il 60 per cento della partita: un vantaggio considerevole. Si può fare qualcosa per dare nuovo vigore al gioco del calcio? Non pretendiamo di essere esperti delle regole del gioco, ma la Fifa potrebbe cambiare le sue procedure, come abbiamo suggerito prima, per incoraggiare la realizzazione di gol e scoraggiare i pareggi. Inoltre dovrebbe prendere in considerazione un'alternativa ai calci di rigore come modo di spezzare i pareggi dopo i tempi supplementari. E sempre la Fifa ha già modificato la regola del fuorigioco per offrire maggiori possibilità agli attaccanti. Infine, gli allenatori e gli altri dirigenti del calcio possono fare molto per incoraggiare la tendenza al gioco d'attacco che un tempo rendeva le partite molto più mobili ed emozionanti. A onor del merito bisogna notare che di tutte le squadre di questo Mondiale, soltanto quella tedesco-occidentale ha giocato un consistente calcio d'attacco. E alla resa dei conti i tedeschi non soltanto hanno segnato il maggior numero di reti, ma sono stati la squadra migliore e hanno vinto la Coppa del Mondo. Henry A. Kissinger Copyright LA. Times Syndicate e per l'Italia La Stampa

Persone citate: Cruyff, Franz Beckenbauer, Henry A. Kissinger, Johann Cruyff, Kissinger