Per Sai un patto d'acciaio con gli inglesi

Per Sai un patto d'acciaio con gli inglesi Firmato l'accordo con la Friends' Provident: nasce Fineurass, specializzata nelle assicurazioni vita Per Sai un patto d'acciaio con gli inglesi Ma Ligresti li vuole assieme anche nel settore immobiliare TORINO. Dopo Francia e Spagna, ecco la Gran Bretagna. Ieri mattina la Sai di Salvatore Ligresti ha firmato un accordo con la Friends' Provident Life, un'intesa che per ora riguarda il mercato italiano, ma che sicuramente aprirà le porte dell'Inghilterra alla compagnia italiana. I due gruppi opereranno nel settore delle polizze vita (dove i britannici sono al terzo posto nel loro mercato) attraverso una nuova holding assicurativa, la Fineurass (capitale iniziale di 9 miliardi), che acquisirà il controllo (65%) di Siat Vita, una piccola compagnia genovese finora controllata dalla Siat Danni (di cui Sai detiene il 56%). Ai britannici va il 45% della nuova società, alla Sai il 65%. Fineurass ha già acquisito il 21% della Siat Vita e arriverà alla quota prevista rilevando le azioni dalla Siat Danni: il resto del capitale sarà controllato, per il 25%, dalla Banca Popolare di Novara, attraverso la Cofilp, e per il 10% dalla Siat Danni. L'intesa fa seguito al recente ingresso della Friends' Provident nel capitale di Premafin, la finanziaria del gruppo Ligresti, con una quota del 4,3% e nel capitale della Sai con l'I,8%. La campagnia britannica ha già un rappresentante nel consiglio di amministrazione Premafin (il presidente Frederick Cotton) ed è previsto il suo ingresso in quello Sai. Nel giugno scorso, inoltre, la Sai aveva acquistato il 10% della compagnia spagnola Kairos in partnership con la stessa Friends' Provident, il Crédit Mutuel de Bretagne e alcuni istituti di credito spagnoli. La collaborazione tra il gruppo italiano e quello britannico non dovrebbe, comunque, concludersi qui. E' stato lo stesso Ligresti a ricordare che entrambe le società sono interessate al settore immobiliare «e che non è escluso che possa nascere una società per fare acquisti in giro per il mondo». Ritornando alle strategie assicurative, i piani della Sai, «so¬ cietà poco presente all'estero», come ha ammesso il direttore generale Giorgio Brinatti, si muovono in due direzioni: da una parte i mercati «giovani», come Spagna e Portogallo, dall'altro quelli «maturi», vale a dire Francia, Gran Bretagna e Germania. «Sui mercati maturi l'ingresso è difficile e costoso sostiene Brinatti - e quindi preferiamo muoverci nell'ambito di accordi. In Spagna e Portogallo, invece, possiamo muoverci più liberamente, anche con acquisizioni; è per questo che privilegiamo questi mercati». In Francia, la Sai è presente attraverso l'incrocio azionario con la Gan international, che Ligresti garantisce essere l'accordo «principe» all'estero, nonostante l'avvento del nuovo partner britannico. In Germania, invece, ancora nulla, anche se alcuni accordi sono stati già stipulati dalla Friends'. Ligresti, infine, non ha escluso, per il futuro, un interesse per i mercati dell'Est. Pier Luigi Vercesi

Persone citate: Brinatti, Frederick Cotton, Giorgio Brinatti, Ligresti, Pier Luigi Vercesi, Salvatore Ligresti