Il funzionario di Mosca di Angelo Conti
Il funzionario di Mosca Il funzionario di Mosca Ospite dell'azienda di Ivrea per un corso di formazione TORINO. «Niet». No. Non parlano i componenti della delegazione russa della quale faceva parte Victor Dimitriev, il funzionario russo arrestato dai carabinieri del Sismi. Gli undici funzionari sovietici sono ancora a Torino, ospiti dell'Hotel des Artistes. Omoni grandi e grossi, dai bicipiti robusti, avvolti in camicie anonime, senza gusto. Arrivano alla spicciolata, salgono veloci verso le loro stanze. Non accettano alcun scambio di battute: «Anche perché - spiega l'addetto alla reception - quasi tutti conoscono soltanto il russo». Dimitriev era il loro capo-delegazione. «Una spia? Non scherziamo. Era tranquillo, affabile e garbato» spiega il titolare dell'elegante albergo, un «tre stelle» nuovo di zecca sorto sulle ceneri del vecchio Albergo Canaletto. Era il solo capace di avvalersi di un buon inglese, quindi era delegato ai rapporti con l'albergatore: «Gli avevamo riservato una camera singola. Che è ancora a sua disposizione». Il gruppo è arrivato domenica, l'arresto di Dimitriev è di lunedì alle 15. L'hanno compiuto carabinieri della sezione Anticrimine del Gruppo di Torino, presentatisi in borghese: «Stava riposando in camera. Gli hanno spiegato che doveva seguirli per un controllo. Dimitriev non ha mostrato emozione, ed è andato con loro». I colleghi delle delegazione russa pensano che il soggiorno in carcere del loro connazionale debba durare poco: «Mi hanno chiesto, ribadendolo, di lasciargli libera la stanza. Cosa che abbiamo fatto anche quando siamo stati pieni. E lì sono rimasti anche i suoi bagagli». Dimitriev, con i suoi undici compagni, era stato invitato in Italia dalla Olivetti. Un particolare che, sino a ieri sera alle 20, era sconosciuto alla azienda di Ivrea (presso il cui ufficio per il commercio con l'estero lavora l'altra arrestata). Poi la conferma: «Era qui per un corso di formazione - spiega Vera Gandi, dell'ufficio stampa - e per visitare alcuni stabilimenti». Queste visite sono relativamente frequenti in azienda: «Accogliamo due, tre gruppi esteri ogni settimana». Angelo Conti
Persone citate: Dimitriev, Vera Gandi, Victor Dimitriev
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