Violeta fa appello all'esercito: bloccate la rivolta sandinista

Violeta fa appello all'esercito: bloccate la rivolta sandinista Scioperi e scontri, sette morti Violeta fa appello all'esercito: bloccate la rivolta sandinista MANAGUA. La tensione è altissima in Nicaragua dove le agitazioni sindacali promosse dagli attivisti sandinisti e gli scontri con i sostenitori del goverrio della signora Violeta Chamorro hanno paralizzato il Paese. A nulla sono valsi gli appelli della signora Chamorro e dell'ex presidente sandinista Daniel Ortega. Per le strade sono ricomparse le barricate rimosse nella notte di domenica dagli agenti e dai soldati e si è continuato a sparare. Il bilancio provvisorio delle violenze è di sette morti, mentre le persone rimaste ferite durante gli incidenti sarebbero un centinaio. La crisi, precipitata fra domenica e lunedì, rappresenta l'emergenza più grave della gestione della signora Chamorro, dopo la sua elezione alla presidenza, lo scorso febbraio, con l'appoggio di una coalizione politica eterogenea. La Chamorro, in un drammatico appello trasmesso alla radio, ha annunciato di aver ordinato all'esercito di «ristabilire l'ordine e garantire la sicurezza dei cittadini». La maggior parte dei ministeri e delle aziende pubbliche rimane sotto il controllo degli scioperanti sandinisti. In città il servizio di trasporto pubblico si è virtualmente fermato: in molte zone urbane manca l'elettricità e l'acqua potabile; la posta non viene recapitata; e il servizio di manutenzione dei telefoni è sospeso. I manifestanti hanno occupato anche la radio interrompendo le trsmissioni. All'appello della signora Chamorro alla calma, i sandinisti hanno risposto ribadendo lo sciopero generale, proclamato una settimana fa in segno di protesta per i programmi che prevedono il ridimensionamento dell'occupazione pubblica e la privatizzazione di enti e aziende agricole espropriate dal regime sandinista. Anche l'ex presidente Ortega, battuto dalla Chamorro nelle elezioni di febbraio, ha auspicato una soluzione della crisi attraverso il negoziato e senza l'intervento della forza pubblica. «Questo conflitto - ha affermato - non può essere risolto con la forza. Ogni tentativo in questa direzione è un invito al caos». Esercito e polizia, pur essendo ancora sotto il controllo del Fronte di liberazione nazionale sandinista, che ha guidato il Paese per un decennio, hanno tentato di obbedire all'ordine del presidente e porre fine ai disordini. Lunedì sera le strade della città erano percorse dalle autoblindo mentre echeggiavano colpi d'arma da fuoco. Dopo i primi episodi di violenza registrati domenica sera, la situazione si è aggravata. Molte strade, compresa quella che porta all'aeroporto intemazionale (chiuso per l'agitazione dei controllori) sono state bloccate con le pietre usate per la pavimentazione e altro materiale. [Ansa-Agi-Afpi La polizia ferma uno scioperante durante le violente dimostrazioni di Managua

Persone citate: Chamorro, Daniel Ortega, Ortega, Violeta Chamorro

Luoghi citati: Managua, Nicaragua