UNA GIORNATA AL MARE di Sandro Doglio
I locali verso la Riviera e lungo le coste della LiguriaRISTORANTI I locali verso la Riviera e lungo le coste della Liguria I locali verso la Riviera e lungo le coste della Liguria A Torino al mare, i chiloi metri sono parecchi e in questa stagione il viaggio può essere penoso, talvolta anche difficile e lungo. Ma se si può cambiare di tanto in tanto itinerario o se ci si può concedere qualche tappa — scendendo al mare o risalendone — quello che normalmente è un trasferimento scomodo può anche rivelarsi un anticipo o una piacevole «coda» della vacanza balneare. Sono almeno quattro (senza considerare le numerose possibili varianti minori) le strade che portano in Riviera: cerchiamo di seguirle soprattutto in funzione di poterci fare una simpatica tappa gastronomica. Le vie del mare C'è la strada che passa da Cuneo, si arrampica sul colle di Tenda e scende vuoi sulla Costa Azzurra, vuoi a Ventimiglia. Già alle porte di Torino ci sono locali interessanti che offrono una cucina gustosa: a Cercenasco, per esempio, c'è il «Centro», dove la grande specialità (e siamo ormai in stagione) sono le lamprede, che è ben difficile trovare da altre parti. A Saluzzo, i buoni ristoranti non mancano: suggeriamo stavolta l'«Osteria dei Mondagli», con buona cucina della tradizione (i «mondagli» sono le caldarroste: sulla piazzetta si teneva il gran mercato delle castagne). Se si preferisce percorrere fino a Cuneo la pianura, una tappa possibile è Carmagnola, dove c'è la «Trattoria del Bollito», che dal venerdì alla domenica è posto di ritrovo dei buongustai in cerca di piatti tradizionali. La città di Cuneo sta riscoprendosi una vocazione gastronemica: volendo già mangiar francese, c'è «Le Plat d'etain»; per un pranzo raffinato e tradizionale, il posto giusto è probabilmente «ai Tre Citroni». Prima della galleria del Tenda, un buon posto subito dopo Limone è l'«Aquila blu», con polente, gnocchi, selvaggina, carne cotta alla pietra. Se dal Cuneese si preferisce scendere su Imperia attraverso il Colle di Nava, due almeno sono gli indirizzi da annotare: a Nucetto la «Vecchia Cooperativa», a Ormea il «San Carlo», in frazione Ponte di Nava: raccomandate in tutta la zona le tome di pecora. Se si sceglie invece l'itinerario che segue la Torino-Savona, a Carrù l'indirizzo suggerito è il «Moderno», semplice e accogliente, mentre a Vicoforte c'è la «Trattoria del Moretto», elegante e raccolto. Scendendo più verso Genova — lungo l'autostrada per Piacenza prima e quella per Voltri poi — appena passato Asti, a Castello d'Annone c'è «La Fioraia», con bella cucina piemontese personalizzata e ottimi vini. Oltre Alessandria, si può fare una buona tappa gastronomica a Predosa, alla «Antica Trattoria della Vittoria», uno dei pochi posti in cui viene ancora preparato il «pollo alla Marengo» che inventò quasi duecento anni fa il cuoco di Napoleone la sera della celebre battaglia. A Ovada, infine, c'è «La Volpina»: raffinato, con vecchie ricette rielaborate. In riviera Al mare, si sa, quel che attira è soprattutto il pesce. Ma la cucina della Liguria di Ponente — da Genova città al confine di Ventimiglia — non vuol dire soltanto pesce. Come ignorare la pasta fresca condita con il classico pesto con basilico e pinoli e spesso anche le patate? Come trascurare la celeberrima «torta Pasqualina» oppure le torte di verdura? Senza contare le verdure (splendida in particolare la zona di Albenga), le trippe (forse non è proprio stagione, ma da qualche parte si riesce a trovarla anche in estate). Poi ci sono i gustosi formaggi, i funghi, la selvaggina; ci sono i trionfi di olive che entrano in dozzine di appetitosi piatti. C'è poi la semplicissima focaccia condita con olio del Ponente e sale, talvolta arricchita con cipolle. Ma si può anche far tutto un pranzo con qualche dozzina di fette di «bell'e calda», cioè della magica farinata che nasconde ricordi di lontana giovinezza. A Genova il viaggiatore che ha fretta ma non vuole rinunciare a mangiar bene, può affidarsi senza riserve all'«Enoteca Sola», che all'insegna di «Pane & Vino» riesce a soddisfare il gastronomo più esigente. Classico ligure è invece «Del Mario», con pesci, carni e funghi; in città sempre per i pesci il posto giusto è anche 1'«Antica Osteria del Bai», tradizionale e con cucina molto curata. A Varazze vale una sosta il ristorante «Da Bri» (antipasti caldi e freddi di mare, zuppa di datteri, grigliate di pesce). Non lontano, a Cogoleto, c'è «Benita», tutto pesce. Riprendendo la strada verso la ancora lontana frontiera, ad Albisola Marina una buona tappa si può fare da «Mario, ai cacciatori», che ha un gran terrazzo con vista sul mare, un'ottima «buridda» ed eccellenti trenette al pesto. All'interno, ad Albisola superiore, nella stretta valle che sale verso la Stella di Sandro Pertini, simpatica e tradizionale è la «Trattoria del Molino», dove la cucina non conosce il pesce, ma offre carni, selvaggina, pollastri e conigli propri. Nel savonese A Savona ci permettiamo di suggerire un vecchio, simpatico locale, dal nome invitante: «Vino e Farinata», ma si può mangiare un po' di tutto. Nello stesso stile, all'interno, a Quiliano, c'è «Marietta». Sopra Noli Ligure, a Voze, c'è un simpatico ristorantino con vecchio forno a legna, famigliare: il «Belvedere», rinomato sia per le costate alla brace che per la grande grigliata di pesce. Sempre fuori dall'Aurelia, sull'Altipiano delle Manie a Finale Ligure vai la pena fare un salto all'«Osteria della Briga», con tavoli sotto un pergolato e fra i prati. Una tappa raffinata, a pochi chilometri da Albenga, è possibile nel lussuoso ristorante del «Rosmarino della Meridiana», accanto al campo da golf di Garlenda. Nell'incanto di Cervo Alta, accogliente e buono è il «San Giorgio». A Imperia c'è un po' l'imbarazzo della scelta: dal classico e tradizionale «Cacciatori», al simpatico «Lanterna Blu» all'elegante «Nannina». Per finire questa ahimé incompleta serie di suggerimenti gastronomici in Riviera, si può far sosta a Vallecrosia, nell'incredibile, sorprendente ristorante che ha messo su Erio Tripodi, con locomotive, vagoni e una bella serie di ricordi dei grandi e piccoli cantanti di canzonette: «Da Erio». Sandro Doglio
Persone citate: Aurelia, Citroni, Erio Tripodi, Moretto, Nava, Plat, Sandro Pertini
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