Quando le grandi vette sono violate da un Super-8 di Piero Zanotto

Quando le grandi vette sono violate da un Super-8 In Cadore: «XVII Festival Nazionale del Cinema di Montagna ed Ambiente» riservato ad autori non professionali Quando le grandi vette sono violate da un Super-8 Dal 15 al 21 luglio, in concorso venti opere di cineasti con la piccozza SAN VITO DI CADORE. Si sta delineando il profilo del XVII Festival Nazionale del Cinema di Montagna ed Ambiente che l'Apt Valboite Cadore (abbracciarne i CóTnuni di San Vito, Borea, Vodo, Cibiana e Valle di Cadore) organizza con sensibilità e competenza, riservandone il concorso agli autori non professionali del Super-8 e del 16 mm. Festival ormai con una propria storia, costruita passo passo attraverso «limature» e tiri aggiustati fino all'attuale formula assai apprezzata da quanti il loro cinema lo costruiscono pagando di tasca propria senza fini di lucro. Si svolgerà dal 15 al 21 luglio, nella grande sala del Centro turistico sociale «Dolomiti Pio X» di Borea, e le opere non professionali (ne sono arrivate finora una ventina) saranno come sempre accompagnate da film in tema della normale produzione. Sappiamo innanzitutto che nella serata inaugurale sarà reso omaggio a Tiziano, pittore di Pieve, a 500 anni dalla nascita. Verrà proiettato il film di Castellani e Borgonovi «Tiziano, gli esordi». A carattere documentaristico. Mentre un altro «ricordo» è riferito a Luis Trenker, di recente scomparso alla soglia dei 100 anni di età, alpinista e cineasta che regalò al «filone montagna» soprattutto negli Anni Trenta una serie di film a soggetto di grande intensità e insieme di pregnante respiro spettacolare, troverà posto in calendario col film di lungometraggio del 1937 «La grande conquista». In esso Trenker figura come il valdostano Carrel, impegnato a rivaleggiare con l'inglese Whimper per giungere per primo alla vetta dell'inviolato Cervino (1865). Opera di intensa emozione, che si sorregge assai bene ancora oggi coi gusti del pubblico smaliziati su altre at¬ tuali suggestioni. Ogni serata, inoltre, verrà aperta con cartoon di dieci minuti di Bruno Bozzetto, appartenente al serial intestato al «Signor Rossi». Signor Rossi in montagna (sugli sci e al camping) ma pure in altri ambienti, sempre a confronto comico con l'imprevisto. Si vedrà pure «La cabina» che Bozzetto ambientò nella spiaggia veneziana deserta degli Alberoni. Protagonista in un ruolo di mimo surreale costretto dagli eventi ad un matrimonio cui tenta inutilmente di sfuggire, Maurizio Nichetti. Nichetti collaborò infatti intensamente con Bozzetto, prima di spiccare quel volo che lo ha portato ai successi a tutti noti. Ci sarà più di un valido motivo di intelligente divertimento. Insieme ad altri film professionali in tema, il festival cadorino farà spazio pure quest'anno attraverso una «personale d'autore» a uno dei registi del cinema non professionale più volte premiato in passate edizioni. E si tratta del trevigiano Ivano Cadorin, sensibile ai temi della terra, dei contadini anziani, del crepuscolo della vita affrontato con serena mestizia. Esemplare a questo proposito «Celestina» (1985), che racconta, senza parlato, l'ultima giornata nella sua casa di montagna d'una anziana donna. Prima di recarsi da parenti o, più probabile, in ospizio... Due sono i Gran Premi del Festival della Valboite Cadore: il primo, riservato al miglior Super-8, è una scultura in bronzo dell'agordino Augusto Murer, raffigurante un uomo con la cinepresa; il secondo, offerto e siglato dalla Regione Veneto, è un leone marciano in vetro di Murano. Ma vi sono anche due premi speciali a disposizione della giuria (uno destinato ad un'opera sul Cadore). Un premio del Cai per un film di alpinismo o di promozione per l'amore e per la montagna. Il Club Alpino Italiano partecipa infatti attivamente all'organizzazione della rassegna, attraverso un suo rappresentante (della commissione cinematografica). Messo in palio dal Comune di Borea, vi è pure un premio deciso da una giuria popolare. Lo scorso anno si è perfezionato in tal senso un meccanismo che ha visto felicemente coinvolto il pubblico di fedelissimi. Ma tutti gli autori partecipano alla festa e hanno alla fine un attestato-riconoscimento. Festa che nella mattinata dell'ultimo giorno, prima della serata delle premiazioni, li vede impegnati in un dibattito confronto con la giuria. Che può proseguire pure nel pranzo d'amicizia offerto di seguito dall'Apt a collaboratori e cineasti. Piero Zanotto

Luoghi citati: Cadore, Comune Di Borea, Montagna, San Vito Di Cadore, Valle Di Cadore