Il Regio cerca amici

Il Regio cerca amici Per recuperare l'immagine appannata dagli scioperi Il Regio cerca amici Una lettera agli abbonati Settimana decisiva al Teatro Regio per la vertenza sul rinnovo del contratto integrativo. Mercoledì i rappresentanti sindacali si incontreranno con la controparte per riprendere la trattativa interrotta bruscamente nelle scorse settimane. Dopo la tempesta viene sempre la quiete ed Elda Tessore, da pochi mesi vicepresidente del Consiglio d'amministrazione del Teatro Regio, sta lavorando per allontanare il fortunale che si è abbattuto sull'ente lirico. I problemi sono molti, oltre alla vertenza c'è da ricucire un rapporto fra il teatro e la città, il programma per le manifestazioni in occasione del 250° anniversario del teatro e, forse il più urgente di tutti, il reperimento del denaro necessario alla sopravvivenza del Regio. Ma Elda Tessore non si è persa d'animo. Ha preso carta e penna e ha scritto ai 9 mila abbonati. «E' stata una stagione difficile - dice - anche con le maestranze e purtroppo chi ne ha fatto le spese sono gli spettatori e noi abbiamo bisogno dell'affetto e della solidarietà del nostro pubblico». E insieme alla richiesta di fiducia la notizia che, nonostante le difficoltà finanziarie, il prezzo unitario a spettacolo rimarrà identico a quello della scorsa stagione. Proprio per sottolineare la necessità di riallacciare una nuova intesa con Torino la sera del 18 luglio verrà offerto un gran concerto, con l'orchestra e il coro del Regio, ai Giardini Reali. La manifestazione si chiamerà «Torino, il Regio, una sera d'estate, un incontro con la città» e sarà l'arrivederci che i 106 orchestrali e gli 84 coristi del teatro daranno ai torinesi prima di andare in ferie. A cornice dello spettacolo una mostra che proporrà gli antichi costumi del '700 ideati dal conte di Agliè per l'opera "Il Gridellino". «Per il concerto del 18 luglio ho chiesto la disponibilità dei tecnici e dell'orchestra del Regio - aggiunge la vicepresidente - indipendentemente dalla vertenza sindacale in atto, e devo dire che la risposta è stata positiva. Il Regio ha bisogno di riprendere contatto con Tori¬ no, di sentire l'affetto degli amici. Vogliamo uscire dalla struttura di piazza Castello e entrare nella città. Fino ad ora siamo stati chiusi in una torre d'avorio, oggi vogliamo che il teatro diventi un patrimonio di tutti». Il problema sindacale è un capitolo a parte ma non meno importante per risolvere la crisi dell'ente. «Sarei felice che il concerto di fine stagione coincidesse anche con la soluzione della vertenza con i lavoratori del teatro - aggiunge la Tessore -. Mercoledì riprenderemo gli incontri con la confederazione, i rappresentanti sindacali e il sindacato autonomo dei musicisti e spero di poter trovare un accordo fra le parti entro la fine della settimana. La battaglia per il futuro del Regio deve essere combattuta insieme, con sforzi comuni e pazienza». Elda Tessore ha chiesto anche la mobilitazione delle forze politiche, imprenditoriali e sociali del Piemonte. Per questo ha inviato un documento ai segretari dei partiti politici in cui chiede di inserire fra i punti programmatici in discussione per la formazione delle Giunte una particolare attenzione per il Regio. «Siamo alle porte dell'Europa unita e le istituzioni culturali sono fondamentali per ogni trasformazione. Non esiste vera unità - conclude - se non c'è scambio e conoscenza fra le diverse culture». Francesca Ferrari Elda Tessore

Persone citate: Elda Tessore, Francesca Ferrari, Tessore

Luoghi citati: Agliè, Europa, Piemonte, Torino