Accordo-scala contratti più vicini di Gian Carlo Fossi

Accordo-scala, contratti più vicini Industriali e sindacati riprendono le trattative per chimici e metalmeccanici Accordo-scala, contratti più vicini E Necci cerca una nuova intesa con i Cobas Fs ROMA. Schiarita a tuttocampo nel mondo del lavoro. Dopo l'accordo su scala mobile e ristrutturazione del salario, fra domani e giovedì dovrebbe entrare in dirittura di arrivo il rinnovo contrattuale dei 350 mila lavoratori chimici e venerdì riprenderà la trattativa per il contratto dei metalmeccanici. Nello stesso tempo, in seguito all'armistizio tra il nuovo amministratore delle Ferrovie, Necci, e i Cobas dei macchinisti, domani si tenterà di avviare un confronto costruttivo per arrivare alla firma definitiva del contratto dei ferrovieri. Il rischio di un'estate di fuoco sembra così scongiurato, ma le previsioni per l'autunno sono piuttosto caute a causa delle molte incognite connesse alle due intese appena raggiunte, che comunque segnano una svolta significativa nelle relazioni sindacali dopo parecchi mesi di forte tensione. Il primo banco di prova sarà costituito dall'incontro per i chimici. I sindacati si presentano all'appuntamento con alcune richieste definite «irrinunciabili» che prevedono: 1) Un aumento medio mensile a regime di 410 mila lire, onnicomprensivo di contingenza e maggiorazione salariale, ma con una condizione: la garanzia di incrementi minimi non inferiori a 210 mila lire mensili; 2) Il pagamento di una una tantum da definire per il periodo di vacanza contrattuale tra il 10 gennaio e il 30 giugno 1990; 3) La riduzione dell'orario di lavoro di 20 ore per il ciclo continuo, 12 ore per i semiturnisti e 8 ore per i giornalieri. Peraltro la categoria è disponibile a trattare la durata del contratto, che però dovrà essere inferiore a quattro anni. La riunione offrirà l'occasione per verificare se e in quale direzione il comportamento degli industriali chimici sarà influenzato dalla decisione della Confindustria di sbloccare i contratti dopo le assicurazioni ottenute per la fiscalizzazione degli oneri sociali, la ristrutturazione del salario e la revisione dell'attuale sistema di indicizzazione delle retribuzioni. Prima della disdetta della scala mobile (20 giugno), il negoziato veniva considerato prossimo alla conclusione. Ora, se gli industriali riterranno ancora praticabile il cammino tracciato in precedenza, si potrebbe arrivare rapidamente alla firma. Con lo stesso interesse, ma con qualche ansia in più, si attende la ripresa del confronto per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, che invece ha incontrato fin dall'inizio notevoli resistenze e difficoltà, e che probabilmente recepirà un'interpretazione restrittiva da parte degli industriali dell'accordo sottoscritto nei giorni scorsi da Pininfarina e dai sindacati a Palazzo Chigi. E' evidente che dalla definizione di queste due controversie dipende il destino dell'intera tornata contrattuale che, superata la pausa estiva, coinvolgerà altre categorie, fra le quali i tessili, gli alimentaristi, gli edili. Le antenne sono alzate anche per i prossimi colloqui di Necci con i Cobas e i sindacati. «Voglio la pacificazione», conferma l'anuninistratore straordinario delle Ferrovie. Ribatte Gallori, leader dei macchinisti: «Se non riusciamo ad accordarci, ci sa¬ ranno tre anni di guerriglia». Pur ribadendo l'intangibilità del contratto siglato dai sindacati, l'Ente si dichiara disponibile a qualche aggiustamento, ma subito precisa che non intende modificare l'aumento di produttività previsto nel 4 per cento per i macchinisti, né a crescere le risorse finanziarie per il settore macchina. Con queste premesse, come potrà esser dato riscontro alle rivendicazioni di Gallori per i turni, le condizioni di lavoro, i riposi, l'agente unico, gli inquadramenti e una diversa redistribuzione delle competenze accessorie? Sembra la quadratura del cerchio, ma qui si potrà verificare subito l'abilità e la capacità tattica del neocommissario. Anche perché a Cgil-Cisl-Uil e all'autonoma Fisafs, Necci ha assicurato che sarà possibile giungere entro il 16 luglio alla firma definitiva del contratto e ad un accordo aggiuntivo che indichi le attività minime indispensabili richieste dalla legge sugli scioperi nei servizi pubblici. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Gallori, Necci, Pininfarina

Luoghi citati: Roma