Zanone esplora una giungla di Luciano BorghesanValerio Zanone

Zanone esplora una giungla Il caso-Rivoli divide la de, intanto il psi ha abbandonato le trattative Zanone esplora una giungla Altre difficoltà per il sindaco in pectore Un neosindaco, quello di Rivoli, Antonio Saitta, sul banco degli imputati accusato da dirigenti del suo partito, la de, di aver dato vita a un'alleanza con pei e verdi. Un sindaco in pectore, il liberale Valerio Zanone, candidato alla prima poltrona del Comune di Torino per guidare un pentapartito rafforzato dai «pensionati», ancora in lista d'attesa. E' sempre l'incertezza, tra un susseguirsi di colpi di scena, a contraddistinguere la lunga fase di confronto per dar vita ai nuovi governi in Regione, Provincia e Comune. In seguito all'elezione di un'altra cosiddetta «giunta anomala», quella di Rivoli, proprio sul territorio dove è più forte il responsabile nazionale del psi, Giusi La Ganga, la delegazione socialista ha deciso di abbandonare i tavoli delle trattative peR Provincia e Comune. «La de - sostiene il segretario provinciale del psi Cantore tenta di accerchiare gli enti maggiori con giunte dc-pci». I socialisti attendono smentite da parte de: «Se i segnali dovessero essere negativi - rilevano l'onorevole La Ganga e i due segretari locali Cantore e Garesio - dovremmo pensare a nuove alleanze a Torino». La palla passa alla direzione provinciale della de oggi alle 18. Deve decidere quale atteggiamento tenere nei confronti del neosindaco di Rivoli, Antonino Saitta, e degli altri consiglieri comunali accusati di non aver accolto il monito a non costituire maggioranza con il pei. C'è chi ha parlato di commissariamento della sezione di Rivoli, chi di deferimento ai probiviri di partito. E' l'area che fa riferimento all'onorevole Silvio Lega ad apparire la più decisa; per il segretario provinciale Sergio Deorsola, il «caso-Rivoli nasce da evidenti difficoltà a trovare politiche comuni con il psi e anche da problemi di carattere personale». La difesa arriverà dall'onorevole Bodrato, leader dell'area di Saitta: «A Ivrea il psi ha fatto una maggioranza di sinistra, anziché governare con noi. Le regole valgono solo se a vantaggio dei socialisti? Ho cercato di evitare che a Rivoli si facesse un governo con il pei, ma ci sono considerazioni locali che prevalgono. Ora, l'unica risposta positiva è accelerare la formazione delle giunte in Provincia e Comune. La lentezza e l'incertez¬ za creano situazioni anomale. Bisogna favorire un clima più sereno dando vita ai nuovi governi». Anche Franco Pizzetti, vicino all'on. Giovanni Goria, insiste: «Il psi non capisce che, in questo momento, occorre arrivare presto alla formazione delle giunte al Comune, alla Provincia e alla Regione. Si tratta di realtà che non possono essere ulteriormente appesantite dai problemi di altre amministrazioni locali». Infine, Bonsignore, per gli andreottiani, sposta l'attenzione sul pei: «Come si può governare con chi propende per alleanze con il psi e con i verdi?». I comunisti, con Carpanini, sostengono che «le vicende di Rivoli non devono essere connesse con quelle di Torino, non ci stiamo alla logica dei monopoli: è sbagliato che Roma decida quale giunta deve esserci a Torino, così Torino non può farlo per Rivoli. Noi non faremo le pedine per i giochi di psi e de per spaventarsi a vicenda. Comunque, non staremo alla finestra, in questa tornata lavoreremo per giunte alternative». L'allarme nel pentapartito è già suonato. Per l'«esploratore» Zanone passi lenti in una giungla di difficili rapporti. Anche il segretario cittadino del pri, Ferrara, preme: «Quale ruolo propone per noi? Se non ci sarà una risposta adeguala noi non entreremo in maggioranza». Luciano Borghesan Valerio Zanone 'valili Antonio Saitta