I dieci giorni di Gorby

Si apre una battaglia che deciderà la sorte della perestrojka e dello stesso presidente sovietico Si apre una battaglia che deciderà la sorte della perestrojka e dello stesso presidente sovietico I dieci giorni di Gorby Da oggi il Congresso comunista Su una sola cosa sono d'accordo gorbacioviani, radicali e conservatori: quello che si apre stamane alle 10 in punto al Cremlino è un Congresso decisivo per la sorte del pc in Urss. E' una specie di posto di frontiera tra un passato al quale non si può tornare e un futuro che deve essere ancora costruito. Michail Gorbaciov lo ha definito un «momento di svolta per approfondire la perestrojka». Per Boris Eltsin è «l'ultima occasione di rinnovamento». Anche un difensore dell'ortodossia come Ivan Polozkov ha ammesso che «il pcus è malato» e che deve essere «guarito in fretta». Ma è sulla cura da somministrare che le tre anime del partito si dividono e che i 4683 delegati del 28° Congresso si daranno battaglia da oggi. Il compito di tracciare la diagnosi del male comunista toccherà a Michail Gorbaciov che ha passato tutta la giornata di ieri nella sua dacia alla periferia di Mosca per ritoccare il rapporto politico che darà il via alle assise del pcus. Il discorso del segretario generale durerà tre ore e mezzo, secondo quanto i suoi collaboratori assicurano, e partirà dall'analisi dei cambiamenti già avvenuti nella società per arrivare all'indicazione di quanto il partito deve MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE fare, adesso, per cambiare sé stesso, per evitare di perdere il controllo della fase di transizione che sta vivendo l'Urss. Per non essere «marginalizzato», come ha detto con brutale chiarezza Alexandr Yakovlev che di Gorbaciov è uno dei più stretti consiglieri. Ma la ricetta finale non sarà decisa che tra dieci giorni quando il Congresso del pcus approverà programma, statuto e vertice nuovi. Saranno dieci giorni di battaglia dalla tribuna del grande palazzo di marmo bianco che sorge dentro le mura del Cremlino. E saranno anche dieci giorni di manovre, di contatti segreti, di tentativi di compromesso per ricostruire una maggioranza nel partito. Per la prima volta nella storia del pcus l'esito del Congresso non è stabilito in partenza ed è così incerto da rendere presuntuose le previsioni. Ma se l'esito dello scontro è condizionato da mille dubbi, le strategie dei contendenti sono definite. Michail Gorbaciov spera di coagulare attorno al suo progetto di «rinnovamento controllato» del partito e del Paese sia una parte dei conservatori che una parte dei radicali. Lavora per una santa alleanza che potrebbe comprendere un arco di forze che va da Boris Elstin ai conservatori moderati. Il capo del Cremlino vuole separare, a «sinistra», i riformatori dagli MOSCA. I leader delle tre Repubbliche baltiche sovietiche hanno chiesto colloqui congiunti con Mosca sulle loro richieste di indipendenza. Lo ha detto ieri un funzionario a Tallinn, capitale dell' Estonia. Il presidente lituano Vytautas Landsbergis, il presidente estone Arnold Ruutel e il presidente lettone Anatolijs Gorbunovs hanno chiesto i colloqui in una dichiarazione formulata ieri. Secondo il funzionario, Endel Lippmaa, ciò significa che le Repubbliche baltiche hanno concordato che estoni e lettoni devono essere inclusi in qualsiasi negoziato tra Mosca e la Lituania. Il parlamento lituano ha aperto venerdì la strada a colloqui con Mosca accettando la richiesta del Cremlino di sospendere la propria dichiarazione di indipendenza per la durata delle discussioni. Il 12 giugno scorso Gorbaciov aveva ricevuto i tre presidenti baltici che a loro volta si erano incontrati il giorno precedente per concordare una linea comune. Presente anche Landsbergis che Gorbaciov aveva fino ad allora rifiutato di vedere. [Ansa-Reuter] PAESI B BALTICO Tallinn. Il presidente lituano Landsberg del partito sarà una concessione sufficiente? La strategia dei conservatori è quella di chiudere la perestrojka in una gabbia dalle sbarre più fitte possibile. Soprattutto, di assicurare al pcus il massimo del potere reale, riducendo il margine della manovra di democratizzazione e di apertura al multipartitismo avviata da Gorbaciov. Il compromesso, quindi, non è facile. E dal livello di questo compromesso dipenderà l'atteggiamento dei radicali. La terza anima del pc sovietico si trova in una situazione particolare. E' minoritaria nell'apparato: rgis ( appena 200 delegati sui 4683. Ma ha dimostrato di avere un largo seguito popolare: non è un caso che Boris Eltsin sia presidente della Repubblica russa e che il conservatore Ivan Polozkov sia segretario del pc russo. Quando sono gli elettori a decidere, la bilancia pesa per i rinnovatori; quando la scontro si gioca ancora all'interno delle strutture del pcus, contano i conservatori. Ecco perché, se la santa alleanza di Gorbaciov dovesse naufragare, l'ala radicale già prepara la sua uscita dal partito. Vladimir Lysenko — uno dei primo da sin.) accanto a quello estone Ruutel al festival della canzone estone leader degli ultra-rinnovatori riuniti nel gruppo «Piattaforma democratica» — ha dichiarato che i radicali sono deboli al Congresso, ma «contano sull'appoggio del 40 per cento dei comunisti di base». Come dire che una scissione non significherebbe l'uscita di 200 delegati su 4683, ma lo strappo di nove milioni di iscritti comunisti sui 19 milioni che il pcus conta nel Paese e che «non si riconoscono più in un partito immobilista». Ma la battaglia del Congresso comincia solo adesso. Enrico Singer . ...... .. .. .... DAL MONDO m Tradizionalisti assaltano chiesa PARIGI. Ieri, per un paio d'ore, duri scontri nella cattedrale di Pontoise, presso Parigi, dove un gruppo di cattolici tradizionalisti ha tentato di «prendere» l'altare maggiore per celebrarvi una messa in latino. I rappresentanti del comitato, una settantina, erano giunti nella cattedrale al momento del rito domenice chiedendo di celebrare una messa in latino sull'altare maggiore. Jl vicario della cattedrale, padre Jean-Marie Human, ha prima cercato di contrattare la concessione di una cappella secondaria, quindi, di fronte all'insistenza dei tradizionalisti guidati dall'abate André Barrère, s'è schierato con un gruppo di fedeli in difesa dell' altare. E' seguito un tafferuglio fino a quando i tradizionalisti hanno finalmente accettato di celebrare in una cappella secondaria. «n Scarcerati oltre 400 palestinesi GERUSALEMME. Oltre quattrocento detenuti palestinesi della Cisgiordania e della striscia di Gaza sono stati scarcerati ieri da diverse prigioni israeliane per decisione del ministro della difesa Moshe Arens. Secondo un portavoce militare, i palestinesi tuttora in prigione sono circa diecimila, di questi un migliaio sono in stato di arresto amministrativo (cioè non ordinato da un magistrato), cinquemila sono in attesa di processo e quattromila sono già stati condannati. iiBBss Cat Stevens respinto da Israele TEL AVIV. Le autorità israeliane hanno rifiutato l'ingresso a Cat Stevens, l'ex cantautore pop convertitosi all'Islam. Stevens, che da musulmano ha adottato il nome di Yusuf Islam, era giunto ieri all'aeroporto di Tel Aviv insieme con il figlio Mohammed di otto anni. Al suo arrivo ha trovato ad attenderlo i funzionari della polizia di frontiera che su istruzione del ministero degli Interni gli hanno comunicato che il governo israeliano lo considera «persona indesiderata». Cat Stevens, inglese di nascita, ha smesso di cantare nel 1979 a seguito della conversione all'Islam. Aveva dato la sua approvazione al verdetto di condanna a morte pronunciato dall'ayatollah Khomeini, qualche mese prima della morte, contro Salman Rushdie per il romanzo «Versi satanici».