Spacciatori protetti da poliziotti di D. M.

Spacciatori protetti da poliziotti Reggio Calabria Spacciatori protetti da poliziotti REGGIO CALABRIA. L'inchiesta del giudice dell'indagine preliminare di Reggio Calabria su una banda di spacciatori di stupefacenti avrebbe fatto scoprire collusioni tra i criminali ed «forze dell'ordine». A squarciare il velo di comprensibile riserbo che grava su questa vicenda è stato il Tribunale della libertà al quale avevano presentato ricorso due delle persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta, l'avvocato Elio Pizzoleo, 43 anni, ed Angelo Caccamo, 28 anni, il primo accusato anche di concorso nell'omicidio di un componente della banda, Sergio Tommasini, 23 anni, sgozzato e poi bruciato perché sospettato di avere parlato davanti alla polizia. Nell'ordinanza il Tribunale della libertà parla esplicitamente di «talpe» all'interno delle forze di polizia. L'ordinanza fa riferimento a collegamenti dei componenti della banda «con elementi all'interno delle forze dell'ordine, così da essere tempestivamente avvisati delle accuse formulate». All'identificazione dei presunti componenti della banda la squadra mobile di Reggio Calabria giunse nel giugno scorso e, il 16 giugno appunto, cinque persone furono arrestate, tra di loro c'era Pizzoleo. Si tratta di una banda che, nel giro di pochi mesi aveva saputo conquistare una grossa fetta del fiorente mercato della droga pesante a Reggio Calabria. [d. m.]

Persone citate: Angelo Caccamo, Elio Pizzoleo, Pizzoleo, Sergio Tommasini

Luoghi citati: Reggio Calabria