« Casellati? Non so chi sia» di M. 1.

« Casellati? Non so chi sia» « Casellati? Non so chi sia» venezia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I giochi per dare una nuova giunta a Venezia hanno creato una spaccatura all'interno del pri. «La Malfa ci ha venduto ai democristiani», aveva sbottato nei giorni scorsi il sindaco Casellati, commentando una telefonata del segretario che avrebbe garantito a de e psi l'entrata in un pentapartito. «E chi è Casellati? - replica La Malfa con sarcasmo -. Amo tanto i miei compagni di partito, ma non al punto di telefonare a tutti. Poteva chiamarmi lui». E poi una stoccata: «Abbiamo esponenti dell'opposizione, come l'ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, che hanno triplicato i voti, e altri che, pur avendo avuto posizioni di rilievo, i voti li hanno persi. Eppure continuano a parlare: sarebbe meglio tacessero». Nelle ultime elezioni, il pri ha dovuto contare la perdita di un consigliere su tre. E' questo l'argomento principale degli oppositori di Casellati, per la verità molto pochi a Venezia. L'Unione comunale è tutta col sindaco e con il presidente Bruno Visentini, che da molti anni continuano a rimarcare l'incompatibilità con la de. Ora, de e psi tornano a fare le sirene con i repubblicani, offrendo a loro volta la poltrona più ambita della città. Casellati rifiuta con parole di fuoco: «Non siamo in vendita». Il segretario regionale Ugo Holzer decide di commissariare il partito veneziano: il rifiuto di Casellati pregiudica la possibilità di ottenere un assessore in Regione. L'Unione comunale respinge il commissariamento. Enzo Bianco, responsabile degli enti locali, getta acqua sul fuoco, affermando che l'autonomia dell'Unione comunale è sancita dallo statuto. E lo stesso La Malfa conclude: «Noi non abbiamo imposto niente. Non vogliono fare il governo con la de? Non lo facciano». [m. 1.]

Luoghi citati: Catania, Venezia