Solo 18 nuove infermiere

Dalle giovani leve, leggero sollievo al sistema sanitario in difficoltà Dalle giovani leve, leggero sollievo al sistema sanitario in difficoltà Solo 18 nuove infermiere Rimangono scoperti oltre 40 posti AOSTA. Le diciotto allieve infermiere impegnate nell'esame di Stato per il conseguimento del diploma di Infermiere professionale sono probabilmente le prime, tra i ragazzi impegnati nelle prove delle maturità, a venire a conoscenza del loro risultato finale. Per le altre scuole invece prosegue l'impegno ancora nei prossimi giorni. Il tabellone con i giudizi (tanto attesi), sottoscritto dai componenti della commissione, è ora appeso nell'atrio della scuola all'interno dell'ex maternità. Tutti i candidati sono rimasti promossi. Dall'anno prossimo le strutture sanitarie della Regione, ospedaliere e extraospedaliere, potranno contare dunque su diciotto infermieri specializzati in più. Purtroppo non è molto se si paragona il risultato alla cronica carenza numerica di queste figure sanitarie, ma è comunque un piccolo respiro di sollievo per alcuni reparti dell'ospedale nei quali la situazione è più difficile ed è, soprattutto, incoraggiante sapere che l'anno prossimo (se tutto andrà bene) dovrebbero diplomarsi una trentina di nuove infermiere, che sono state promosse proprio nei giorni scorsi dal secondo al terzo anno di corso. I nuovi ingressi di personale, comunque, non riescono, generalmente, a garantire il normale turn-over. Anche questa volta la regola è stata rispettata. Gli allievi che si iscrivono alla Scuola per infermieri sono sempre meno numerosi di quelli che abbandonano definitivamente l'attività di corsia. Nel 1989, ad esempio, sono andate in pensione una ventina di infermiere ospedaliere e altre cinque hanno richiesto il trasferimento in sedi al di fuori della regione. In tutto si sono liberati circa venticinque posti e ora entrano soltanto diciotto nuove infermiere. Dunque il trend è negativo per altri sei posti che vanno ad aggiungersi alla quarantina di «buchi» di organico attualmente esistenti. Ragionando in prospettiva e considerando «fisiologico» il pensionamento di una ventina di infermiere all'anno, con il 1992, anno in cui concluderanno il ciclo tutte le attuali allieve iscritte alla scuola dal 1989, le carenze di infermieri professionali sfioreranno le 50 unità dando naturalmente per scontato il «congelamento» dell'attuale rete di servizi ospedalieri offerta agli Galleria del Bianco: ancora discussioni AOSTA. La riorganizzazione ospedaliera prevista dalla legge nota come «decreto sugli standard», stabilisce un riequilibrio delle dotazioni sanitarie e la riorganizzazione delle attività interne degli ospedali che superano l'antico concetto di dimensionamento degli organici in base ai minuti di assistenza ai vari pazienti. Il nuovo modulo organizzativo è ora basato sul numero e sulla tipologia dei posti letto. E' la qualità (e non più la quantità) dell'assistenza che legittima la composizione dell'organico. Stando all'ultima relazione sanitaria il reparto in cui è più basso il rapporto infermiere professionali/pazienti è quello di ginecologia con 7 unità mediamente presenti su 58 posti lotto. Se¬ volta, la scuola ha ben operato in questa direzione ci viene dalla direttrice, Mery Stellino, che riassume i giudizi espressi dai vari commissari in sede di esame. «Tutti, compreso il rappresentante dei ministeri della Sanità e della Ricerca Scientifica, hanno riconosciuto ai ragazzi una buona preparazione generale, ma soprattutto hanno voluto sottolineare l'elevato livello praticoprofessionale sancito d'altronde da votazioni medio-alte. Una soddisfazione anche per noi e per le nostre monitrici, che hanno pazientemente seguito gli allievi in questi tre anni di corso raggiungendo l'obiettivo che ci eravamo proposto». A questo punto alcune curiosità sono d'obbligo. Su 18 allievi vi era un solo rappresentante maschile che se l'è cavata molto bene ottenendo una media finale di 53 settantesimi. Le votazioni più elevate, entrambe con 58 settantesimi, le hanno riportate Monica II Grande e Cristina Sarteur. Nella prova scritta la migliore è stata Nadia Minerdo (56/70), in quella orale Nives Frontini (61) e in quella pratica Monica II Grande (67). Ma vediamo il quadro complessivo dei nuovi diplomati accanto ai quali abbia o riportato la media finale dopo le quattro prove di esame. Saveria Amoroso (54), Andrea Burlizzi (53) , tiziana Challancin (54), Sandra Dalle (52), Loredana Di Leo (52), Barbara Eichholz (56), Deborah Ferrari (53), Nives Frontini (54), Cinzia Galbiati (54) , Monica II Grande (58), Franca Manica (52), Nadia Minerdo (57), Sabrina Pangallo (56), Claudia Pellissier (53), Danila Perrin (50), Romina Raso (52), Cristina Sarteur (58) ed Enrica Trova (46). Adesso tutte le neodiplomate potranno godersi il meritato riposo estivo prima di venire assunte. Entro il 13 luglio, però, dovranno presentare le domande per ottenere l'eventuale primo incarico di lavoro che dovrebbe venire assegnato già nell'autunno prossimo. Alla scuola, infine, ricordano che sono aperte le iscrizioni al primo anno di corso. Possono iscriversi i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto i 16 anni e siano in possesso del certificato di studio attestante l'ammissione al terzo anno di scuola media superiore. Le domande vanno inoltrate alla scuola entro il 17 agosto. LE CARENZE Enzo Blessent