Paralisi a Saint-Vincent

Paralisi a Saint-Vincent Il Comune è àncora senza giunta, si rischia il commissariamento Paralisi a Saint-Vincent Veti incrociati dei due schieramenti SAINT-VINCENT. Nonostante il «ribaltone» la cittadina non è riuscita a darsi una nuova giunta così il sindaco uscente Renato Ferré (uv) si è visto protrarre il mandato. «Da sola - dice Gianfranco Castiglioni (de) - la situazione non si sblocca. O intervengono le segreterie regionali o si rischia il commissariamento». La scadenza ultima per riunire il nuovo consiglio e eleggere la giunta è l'I 1 agosto. Se ciò non avverrà 90 giorni dopo, in novembre, i cittadini di SaintVincent torneranno alle urne. Le posizioni sono bloccate, con le due liste che hanno ottenuto 10 consiglieri ciascuna. Da una parte de e psi che mirano al ridimensionamento dell'Union e dall'altra adp è pei che, a livello locale, continuano a ribadirsi suoi fedeli alleati. «Due mesi fa - dice Sergio Péaquin (pei) - abbiamo sottoscritto un'alleanza che per noi è ancora valida. I mutamenti ao¬ stani avevano motivazioni profondamente diverse, non riproponibili a Saint-Vincent». Ufficialmente si è ancora fermi alla proposta della lista numero due: «Tutti dentro e chi ha il sindaco sta in minoranza in giunta». «Noi a questa soluzione - sostiene Bevilacqua (uv) non abbiamo ricevuto risposta». Per Cannassi (psi) invece «c'è chi si ostina a fare orecchie da mercante». All'ipotesi «Péaquin-sindaco» sono ormai pochi a crederci. Per Bevilacqua (uv) si è trattato di un «bluff», per l'avvocato Livio Fournier (adp) di una «boutade». Solo i comunisti cercano di rilanciarla. «In un incontro con l'altra lista - spiega Péaquin - abbiamo chiesto se era ancora valida. Ci siamo sentiti rispondere che visti i nuovi equilibri non aveva più molto senso. Se però ci venisse riproposta ci prodigheremmo per convincere l'union a accettarla». Le schermaglie po¬ litiche da un mese dimostrano pochi colpi di scena « battute rimasticate. I cittadini di SaintVincent gradiscono questa situazione? Non c'è forse il pericolo che una crisi troppo prolungata danneggi o almeno rallenti lo sviluppo della cittadina? E' vero che l'ordinaria amministrazione (fatture maturate e lavori da tempo in cantiere) continua senza problemi, ma i progetti ad ampio respiro, le scommesse col futuro, le scelte politiche appaiono compromesse dall'incognita del nuovo consiglio. «Io sono ottimista - dice Claudio Puglia, vignettista, nella sua edicola nel cuore di StVincent -. Il vuoto di potere non avrà ripercussioni a breve scadenza. Il turismo non ne risentirà. Il programma estivo era da tempo deciso». Ma che cosa dice la gente? «Ce n'è per tutti i gusti - continua Puglia -. C'è chi è convinto che la nuova situazio¬ ne politica darà maggior vitalità al paese e chi più cattivello dice che in fondo è meglio così». Perché? «Stando fermi non si sale, ma neppure si scende» esclama ridacchiando, tanto da far sospettare che quel «qualcuno» sia lui. «C'è anche molta confusione in paese - aggiunge una giovane cliente -. Ho sentito girare voci di tutti i tipi, ma mai nessuna che avesse un minimo di fondamento». L'impressione più generale è che a Saint-Vincent, sia per il periodo estivo sia per l'imperversare del Mondiale, non ci si sia ancora resi conto della situazione. Molti affermano di non sapere che dire e nei bar tengono (o meglio fino all'altra sera tenevano) molto più banco le prodezze (ormai inutili) di Schillaci dell'ipotesi che l'union sia ancora alla guida del paese nei prossimi cinque anni. Fabrizio Favre L'ex sindaco Renato Ferré