Giannini si ribella

Giannini si ribella Giannini si ribella «Perché il citi mi ha fatto uscire?» MARINO DAL NOSTRO INVIATO Carlo Ancelotti è nella stessa situazione di un bambino goloso, cui prima fanno vedere una bella torta di cioccolato e poi gliela portano via da sotto il naso senza spiegargli il perché. Il suo dolce personale avrebbe potuto essere il Mondiale, ma è riuscito ad addentarne soltanto una «fetta» microscopica e poi è stato messo in castigo. Una punizione che si spiega soltanto in parte con i problemi fisici del giocatore, che avrebbe potuto essere utilissimo con l'Argentina, ma che si è visto scavalcato da Vialli dopo aver sperato fino all'ultimo di giocare. Ha confidato a Sacchi la propria amarezza, ma con i cronisti ha cercato di mantenere una freddezza glaciale. Spiega: «Ho giocato la prima partita, poi l'infortunio: ho capito che sarebbe stato difficile ritrovare un posto in squadra. Prima del Mondiale ho avuto problemi, ma poi ho giocato la finale di Coppa Campioni e Sacchi non M«Mat«pzePiscrtfsdchbad scherza se uno non sta bene non lo fa giocare. Adesso è tutto confuso, non so quale sarà il mio futuro in Nazionale. Ci devo pensare. In ogni caso sarò io a decidere se lasciarla o no. I bilanci, a fine Mondiale. Gli Europei? Ci terrei a giocarli, ma spero mi risparmino le amichevoli». Ironico, ma non rassegnato. Dalla panchina ha visto chiaro: «Abbiamo pagato lo stress, sembrava che la finale fosse scontata. Ho visto una squadra senza forza per vincere, ma questo non può cancellare tutto un Mondiale da protagonisti. Vialli si è battuto bene, è stato utile alla squadra, ma in generale tutti quelli della panchina erano all'altezza della situazione. Fino a lunedì sera pensavo di poterlo essere anch'io, poi Vicini ha scelto. Pensavo che l'esclusione di Giannini generasse sorprese e pericolo. Invece non è successa né una cosa, né l'altra». Elogia gli argentini: «Abbiamo affrontato la migliore Argentina del Mondiale, ben mes¬ sa a centrocampo, capace di chiudere tutti gli spazi. Un'autentica sorpresa, ha dimostrato di essere una squadra molto compatta. Peccato per gli episodi spiacevoli. Durante i rigori hanno fatto i furbi insultando Zenga. Si sono segnalati soprattutto quelli che giocano in Italia, tranne Maradona. L'intelligenza evidentemente non si compra in farmacia». E' triste: «Avrei voglia di ritornare a casa, ma c'è un Mondiale da onorare e poi un terzo posto ci rivaluterebbe. Spero di giocare almeno questa volta, senza considerarlo un contentino. Ma non sarà facile trovare la concentrazione giusta. Arrivare quarti potrebbe essere un fallimento». Pessimo l'umore di Giannini. Sul suo volto i segni di una notte insonne, trascorsa a rimuginare sull'occasione perduta. Confessa: «Sono amareggiato ma convinto che il nostro Mondiale possa ancora avere un significato. Vogliamo chiudere imbattuti, lasciare alla gente una bella immagine di questa