Trapianti più facili sì alla Camera
Trapianti più facili, sì alla Camera Meno ostacoli per il prelievo di organi. I verdi: così si favorisce l'espianto selvaggio Trapianti più facili, sì alla Camera Ma sulla nuova legge è già scoppiata la polemica ROMA DALLA REDAZIONE La Camera ha approvato ieri in via definitiva la nuova legge sui trapianti. Una votazione che ha subito scatenato durissime polemiche. I verdi giudicano la normativa come un colpo di mano a favore dell'espianto selvaggio degli organi di cadaveri. Per i gruppi della maggioranza e i comunisti si tratta invece di un primo importante passo verso la revisione complessiva della legislazione sui trapianti vecchia di quindici anni e che pone l'Italia al terz'ultimo posto in Europa nei trapianti di organi. Presentato dall'allora ministro della Sanità Donat-Cattin e già approvato dal Senato nell'ottobre 1988, il ddl comprende un solo articolo suddiviso in quattro commi. Il primo, che sostituisce la parte di un articolo della legge 2/12/75 n. 644, introduce addirittura l'obbligo, per gli ospedali, per gli istituti universitari e per quelli di ricovero e cura a carattere scientifico e dotati di Servizio di Rianimazione, a prelevare organi da destinare al trapianto. Per farlo non sono richieste né autorizzazioni preventive né controlli: basta inviare al ministero della Sanità una comunicazione al riguardo. Il secondo comma stabilisce che il prelievo può essere effettuato dagli stessi medici che poi faranno il trapianto. E saranno proprio loro ("sono tenuti", dice la legge) ad accertare la morte del donatore. Queste équipes di prelievo sono mobili e possono spostarsi in qualsiasi struttura ospedaliera, pubblica o privata autorizzata all'espianto. Autorizzazioni e controlli, dice il terzo comma, sono riservati solo ai prelievi effettuati nelle case di cura private. L'ultimo comma stabilisce che queste disposizioni vengano applicate fino all'entrata in vigore della nuova disciplina organica in materia di trapianti, e cioè il disegno di legge 3280, già approvato dal Senato e attualmente in attesa di di¬ scussione a Montecitorio. Quali conseguenze avrà il provvedimento appena approvato? I pareri sono contrastanti. Per i socialisti Rossella Artioli e Gabriele Renzulli e la comunista Anna Berlusconi con la nuova legge «è stato dato un segnale positivo della volontà del Parlamento di risolvere le sofferenze e le disperate attese, spesso mortali dei pazienti in attesa di trapianti». In sostanza, per chi ha votato a favore la nuova legge può essere una risposta possibile, dal momento che elimina procedure di autorizzazione. Tuttavia, rimangono da superare altri ostacoli. Di tutt'altro parere è la verde Alessandra Cecchetto Coco, che ha votato contro: «Spacciato come soluzione per sburocratizzare le procedure per gli espianti, in realtà il provvedimento apre la strada al mercato degli organi. Infatti obbliga praticamente tutti gli ospedali al prelievo autoritario degli organi, anche se i criteri per l'accertamento della morte non sono stati ancora stabiliti». Ancora più dura Nerina Negrello, presidente della Lega Nazionale contro la Predazione degli Organi: «Da oggi nasce la paura: una legge consente il delitto di Stato. Questa legge favorisce e artatamente sviluppa l'equivoco fra i cadaveri tradizionali, i soggetti a cuore fermo da appena 20 minuti e i soggetti a cuore battente con elettroencefalogramma piatto. Da questi ultimi si prelevano organi vivi, dai primi soltanto gli occhi e le parti meno deteriorabili. Inoltre impone l'accertamento precoce di morte sebbene il Parlamento non abbia mai varato l'equiparazione fra coma depassè e morte. Abolisce le autorizzazioni e i controlli». E' una polemica destinata ad allargarsi. I verdi e la lega contro la predazione degli organi temono il verificarsi di abusi e prevaricazioni. Ma i favorevoli alla legge osservano che la normativa fissa rigidi criteri per il prelievo, tra cui la osservazioneininterrotta per 12 ore dell'elettroncefalogramma e degli altri parametri vitali.
Persone citate: Alessandra Cecchetto Coco, Anna Berlusconi, Donat-cattin, Gabriele Renzulli, Nerina Negrello, Rossella Artioli
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