Lo spettacolo siamo noi

Lo spettacolo siamo noi I campioni africani, che piacciono a molte società di Francia e Lo spettacolo siamo noi // Camerun saluta e pensiona Milla Si NE VA LA SQUADRA RIVELAZIONE NAPOLI j DAL NOSTRO INVÌÀTO" Galeotta fu la notte, per i leoni dei Camerun. Imbattuti sotto il sole infuocato di Spagna '82, sempre vittoriosi nei pomeriggi afosi di quest'estate italiana, i giocatori africani hanno subito le loro uniche sconfitte mondiali quando hanno giocato con la luce artificiale: con l'Urss in una partita che non contava ai fini della qualificazione, contro gli inglesi l'altra sera al San Paolo. Ma il futuro è già cominciato e il dominio europeo e sudamericano nel calcio potrebbe avere gli anni contati. E se Roger Milla, anziano condottiero capace di far anche rnsgiio di otto anni fa in Spagna., ha cantato probabilmente perì ultima volta, alle sue spalle cresce una generazione di giovani valorosi. Onana, N'Dib, Ornam Biyick: li rivedremo in lotta per Usa '94. Henry Kissinger, deus ex machina della 15° edizione del Mondiale, è rimasto incantato dalle movenze della squadra africana, al punto da paragonarla al Brasile. Roger Milla detta il suo testa mento: «Abbiamo disputato un ottime Mondiale, ma il calcio è così, vince chi gioca meglio e ha anche ia fortuna dalla sua. Ab biamo però evidenziato i progrossi dei football africano e siamo fieri dei nostro comportamento. E se il calcio messo in mostra da noi è stato definito uno dei più belli di Italia '90 credo si possa aver fiducia per il futuro: abbiamo tutte le carte in regola per migliorare». Dei 22 convocati per questo Mondiale ben 11 hanno la possibilità di ripetersi fra quattro anni. E otto di loro sono titolari: l'intera difesa, Kana Biyick, Onana, Massing, Ebwelle; i centrocampisti M'Bough e N'Dip; le punte Oman Biyick e Makanaky; inoltre Feutmba e Maboang, entrambi venticinquenni. Songo'o Jacques, terzo portiere, ha solo 22 anni, potrà raccogliere l'eredità di Bell (mai utilizzato in Italia nonostante avesse conquistato la maglia di titolare) e soprattutto del mitico N'Kono, unico sopravvissuto, con Milla, della spedizione spagnola. Di Nepomniachi, il selezionatore, s'è vociferato che avrebbe intenzione di passare alla gui dell'Urss, il team del suo Pa~ Non sarà facile. E, al contempo, cresce nell'ambiente federale camerunese l'idea di affidare la squadra dei leoni a un tecnico fatto in casa. Nepomniachi ne ha allevati tre, con i quali ha condiviso l'esperienza italiana. Jean Manga Onguene, a suo tempo miglior attaccante d'Africa e pallone d'oro, Michel Kahama, difensore del Camerun nel 19882 in Spagna, e Joel Nyonga. Usciranno anche di scena, per limiti di età, le mezze punte M'Fede ed Ekeke. Potrebbero ritrovare slancio i centrocampisti Pagai, Tataw e Libiih. Airche Kunde ha ormai 34 anni. Il libero ha sensibilizzato la fcdercalcio camerunese sull'argomento più spinoso: «Noi non siamo venuti in Italia pensando di poter vincere, volevamo divertire, sorprendere, entusiasmare: ci siamo riusciti. Ora bi sogna aiutare il nostro calcio a fare il salto definitivo. E soio affrontando e risolvendo il problema del professionismo questo può avvenire». Il presidente Etotoke è disposto a discuterne nel primo consiglio federale, al ritorno in patria. In ogni caso si può giurare sul fatto che il Camerun ha appena iniziato la fase ascendente della parabola. Napomniachi sottolinea: «In Africa, questo Mondia le l'ha dimostrato, non esiste jolo il Camerun. L'Egitto si è comportato con altrettanta di gnità. E l'Algeria, che aveva vinto la Coppa d'Africa, avrebbe meritato un posto tra le ventiquattro nazioni più forti de) mondo. Vicino al nostro Paese, poi, cresce in fretta il calcio dei Senegal, quello della Nigeria. Credo che l'esperienza del Camerun a Italia '90 costituisca ia base sulla quale lavorare La strada è lunga ma non più impercorribile». Franco Badoiaic