Relax e sonno, il menù dei leoni stanchi di C. Co.

Relax e sonno, il menù dei leoni stanchi Relax e sonno, il menù dei leoni stanchi // et Robson: abbiamo sofferto ma i giochi sono tutti da fare DAL NOSTRO INVIATO L'Inghilterra è stanca e Bobby Robson ha deciso di abolire gli allenamenti. Fino alla sfida con la Germania sono bandite le magliette da gioco e le scarpe bullonate. I ragazzi devono riposare e dormire, ha detto il tecnico, recuperare le forze perdute, e anche su questo piano si tratta di una sorta di piccola rivoluzione, dato che in passato nessun inglese aveva mai osato confessare una simile debolezza, a costo di schiattare sul campo per fatica. La marcia forzata di avvicinamento all'Europa non tocca solo i problemi tattici, che già non trovano d'accordo i puristi del calcio britannico, ma anche gli spazi fra un match e l'altro, un tempo riempiti da sane bevute di birra. Con mossa a sorpresa Bobby Robson ha cancellato persino la rituale visita al teatro della semifinale, cioè allo stadio Delle Alpi di Torino. «E' un viaggio che non serve a niente» ha detto, ricordando che la sua squadra è stanca pure di trasferimenti, oltre che di calcio. «Al contrario della Germania noi abbiamo dovuto giocare due volte i supplementari. Abbiamo sofferto caldo e fatica, ora ci vuole tranquillità e riposo». I leoni sono stanchi e acciaccati, si leccano in silenzio le ferite. Sono partiti ieri pomeriggio da Napoli per il ritiro di Asti che ha ospitato i brasiliani. All'arrivo erano come stracci al vento, anche perché l'altra notte avevano fatto le ore piccole cenando tutti insieme, felici per la soffertissima vittoria. Ma non si creda che siano già appagati, o piegati dalla fatica. O, peggio ancora, convinti di non avere scampo contro i tedeschi. Il et ha detto, e non è solo speranza: «A questo punto i pronostici non hanno senso. Tutti parlano di finale Italia-Germania: e se poi a Roma finiscono Inghilterra e Argentina?». La squadra è messa male e il gioco non è mai stato brillante, in verità, anche se i leoni bianchi hanno ottenuuto una qualificazione storica che li rilancia sui grande palcoscenico internazionale. Contro il Camerun sono stati aiutati pure dalla fortuna. Eppure Bobby Robson ci è sembrato ottimista. La prova di orgoglio dei suoi ragazzi ha reso calde le sue parole. «A questo punto le risorse umane contano più delle qualità tecniche: e noi abbiamo dimostrato di saper soffrire e reagire, di essere capaci di spendere ogni residuo briciolo di energia senza crollare nel finale per sconforto e fatica. Il problema, semmai, è quello di fare l'impossibile per recuperare gli infortunati». La situazione, sotto questo aspetto, è piuttosto buia. John Barnes, alle prese con problemi inguinali, sarà certamente assente contro i tedeschi. L'ha confermato Robson, ed è stata la prima volta che il tecnico ha detto qualcosa di ufficiale sulla formazione. Mark Wright, invece, vuole giocare a tutti i costi malgrado i sette punti di sutura all'arcata sopraccigliare sinistra. «E' l'occasione della mia vita e non voglio perderla», ha detto il ventisettenne difensore del Derby County, già assente ai Mondiali in Messico per infortunio. Ma la ferita è brutta e la decisione spetta ai medici. In caso di forfait del libero, dato che Bobby Robson schiererà certamente tre difensori centrali, dovrebbe giocare Parker in mezzo, con Steven sulla fascia destra. [c. co.]

Persone citate: Bobby Robson, John Barnes, Mark Wright