«Sei chili in meno per la mia Inghilterra!»

Preghiamo per la pace e lo spirito sportivo CON OLI OCCHI DI UN INGLESE r - ì Preghiamo per la pace e lo spirito sportivo di Rob Hughes BRAVISSIMO Camerun e grazie. Finalmente la fiamma dell'Africa, un po' troppo ingenua, un po' troppo rozza nei tiri e nei contatti con l'avversario si è accesa. E' un peccato che la squadra africana abbia finito la sua avventura nel momento in cui stava dando a Italia '90 una dimensione memorabile. Il Camerun ha illuminato un Campionato che si stava spegnendo. Persino gli italiani, la cui squadra continua a vincere, si annoiavano dalla staticità delle partite, avare di reti. Così, mentre stiamo aspettando la probabile finale Italia-Germania, ringraziamo il cielo per lo spettacolo esotico degli africani. Il Camerun ha perso di fronte alla tenacia di un'Inghilterra molto migliore di quel che immaginavo. In un certo senso, il Paese patria del calcio ha dato una lezione all'ultimo nato. Ma, perbacco, il Camerun ci ha fatto ballare bene prima di cedere. I giocatori africani durante la partita tradivano un fondo di arroganza infantile, volendo dare spettacolo di fronte al mondo. E perché no. L'esibizionismo può essere così divertente! Ma mamma Inghilterra l'ha fatta pagare al bambino troppo disinvolto. I giocatori del Camerun se ne sono andati con il sorriso sulla bocca facendo un giro d'onore sulla pista dello stadio di San Paolo, mentre l'allenatore dell'Inghilterra Bobby Robson ha ammesso: «La loro velocità., la forza e il possesso di palla ci ha sorpreso. Eravamo sempre appesi a un filo, ma non abbiamo mai mollato e abbiamo giocato senza problemi in modo diverso dallo spirito britannico». Raramente gli allenatori parlano così apertamente. Raramente le statistiche spiegano perché una partita è vinta o persa: il Camerun ha tentato 18 tiri in porta contro i 10 inglesi, 6 angoli contro 1. Ma ha commesso 18 falli contro 7, ha subito 2 rigori contro 1. Niente è sicuro nello sport, e ancor meno in Africa. Eppure mentre una mezza luna splendeva nel cieio di Napoli, mentre i giocatori del Camerun correvano sul I campo per l'ultima volta, mi ] sono convinto che assisteva¬ mo all'inizio dell'ara di ira terzo continente in un Campionato troppe a lungo monopolio dell'Europa e dell'America Latina. Diamo uno sguardo dietro alle quinte. Napoli è un caso a sé. Applaude Maradona, superstar in declino, mentre il resto dell'Italia lo disprezza. Il povero, ricco Diegc sta al gioco e gira il coltelle nella piaga. Accusa gli italiani di chiedere ai napoletani di essere italiani per un giorno quando negli altri 364 giorni dell'anno non ii. vogliono nemmeno conoscere, Ma oggi, quando si tratterà di scegliere un eroe non sarà difficile preferire Totò a Maradona. Sobillaci era anche lui un outsider, ma ii suo gioco è semplice, onesto, scottante. Maradona è poco in forma, il suo genio è in declino s la sua furberia più manifesta che mai. L'Argentina poi ha barato anche troppe. J giocatori soffocano il gioco, colpiscono con malizia (hanno collezionato già ì 1 cartellini gialli), e soltanto per ii cerimoniale Maradona è sembrato il capitano della sua Nazionale. Nel frattempo,. nel nord Italia la Germania è avanzata come un ruìle compressere. Certo, i tedeschi, con folle di tifosi grandi come quelle italiane, hanno potenza, forza e prestanza atletica. Certo, i tedeschi sono favoriti nell'incontro con la squadra inglese, che ha dovute rafforzare ia difesa affiancando a Des Walker le riserve Mark Wright e Paul Parker. Ma noi speriamo che la partita di Torino mostri buon caicio. iì sindaco Magnani Ncya è stata profeta di sventura, e i tristi precedenti tra Inghilterra e Germania (così come ii ricordo delì'Haysel) richiedono una presenza massiccia deila polizia. Preghiamo per la pace, to sportivo e giustizia.

Persone citate: Bobby Robson, Des Walker, Magnani Ncya, Maradona, Mark Wright, Paul Parker, Rob Hughes