«So come risanare la Mondadori» di Francesco Cevasco

«So come risanare la Mandadori» Intervista con Berlusconi che parla di Segrate e della legge sulla riforma televisiva «So come risanare la Mandadori» «Il giudice potrebbe dare torto alla Cir» «Potrei essere costretto a cedere il Giornale» MILANO. «La legge sulla riforma tv passerà come voglio io, nel senso del minore dei mali, non dimentichiamoci che mi costringerà a vendere il «Giornale»; in Mondadori De Benedetti non ha ancora vinto: la partita continuerà in tribunale; le mie televisioni stanno andando benissimo (audience e pubblicità crescono)». Silvio Berlusconi, dopo aver parlato ai rappresentanti delle maggiori agenzie pubblicitarie (quelle che devono comprare gli spot tv), torna controvoglia sulla battaglia per il controllo della casa di Segrate. Amarezza per la brutta botta? Guardi che noi possiamo partircene tranquilli per le vacanze. Aspettiamo le decisioni della magistratura ordinaria. Il lodo che ha dato ragione a De Benedetti potrebbe anche essere rovesciato. Questa è la mia speranza e la mia fiducia. E' ancora convinto di aver ragione, che Luca Formenton le abbia legittimamente venduto la sua quota di azioni? So che i miei alleati ed io siamo dalla parte della ragione: per questo confido nella magistratura. Non le conviene cercare un accordo? Aspettiamo, aspettiamo. Lasciamo perdere le parole e guardiamo i fatti. Un fatto è che la Mondadori rischia la paralisi gestio- naie mentre voi litigate. Macché paralisi. Non sono questi i problemi gestionali della casa editrice. C'è da rimettere in moto l'attività imprenditoriale, c'è necessità di una gestione creativa: e bisogna farlo alla grande, ma certi guai vengono da più lontano. Esempio? Visto che oggi ho parlato molto di pubblicità, restiamo in argomento: accorpamento delle concessionarie, errori nella politica degli sconti e delle tariffe hanno creato seri problemi. Rischia di averli anche in Fininvest, se l'emedamento anti-spot non verrà ritirato. Ho molta fiducia nell'intenzione del legislatore di lavorare per il bene del Paese, non della nostra azienda. In altre parole? Colpire la nostra tv significa, in questo caso, creare un danno economico a tante forze produttive e sane della società italiana. Dal palco, rivolto ai pubblicitari, lei ha fatto intendere di essere sicuro che la legge Marami passerà nella versione meno penalizzante per la Fininvest. Ha avuto assicurazioni politiche? Mi sono limitato a interpretare le dichiarazioni pubbliche dei segretari dei partiti al governo. Hanno detto tutti di voler rispettare l'accordo ' ase del progetto di riforma, 'indi... Una riforma che avrà mun- que un costo per noi: la rinuncia forzata al «Giornale». Sorride, Berlusconi: se è amareggiato non lo dà certo a vedere. Scherza anche con la figlia più piccola che gli ha raccontato una barzellettina «sporca»: «Papà lo sai perché le uova delle galline quando cadono si rompono? Perché sono fatte con il sedere». Sorride quando dal palco annuncia gli ultimi dati auditel: quest'anno un milione di spettatori al giorno in più dell'anno scorso. E più qualità: «Noi daremo 16 film in prima visione tv, la Rai soltanto 8». Dati anche sugli spot: per far capire agli investitori che quelli di Canale 5 la gente li guarda molto di più che non quelli della Rai. «Queste sono le cose belle. Non le parole sulla Mondadori». Francesco Cevasco a e o o e e n Silvio Berlusconi: «Sappiamo di essere dalia parte della ragione))

Persone citate: Berlusconi, De Benedetti, Luca Formenton, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Milano, Segrate