Robson: pronti allo scontro fisico

Robson: pronti allo scontro fisico Robson: pronti allo scontro fisico Recuperati Lineker e Walker, Barnes unico dubbio del citi NAPOLI DAL NOSTRO INVIATO Cominciamo dall'infermeria. Bobby Robson non cambia mai rituale. Tutti al sole dopo l'allenamento, domande, risposte, prima gli inglesi e poi gli italiani, solita premessa: la situazione degli infortunati. Lineker è okay, ieri si è allenato e ha detto che non si è mai sentito così bene. Sospiro di sollievo. Walker è al 95 per 100, il futuro stopper del Real Madrid (trattativa avanzatissima) sarà in campo. Altro sospiro. Barnes invece... Bobby Robson ha scosso la testa: «Schiererò solo giocatori al massimo della condizione e Barnes al momento non lo è. In ogni caso faremo un provino prima del via». L'attaccante del Liverpool ha un problema all'inguine ma secondo noi finirà col giocare. Il match è troppo importante, per l'Inghilterra, per Robson ed anche per Barnes, via, che finora non ha brillato e che ci è sembrato desideroso di rimediare. Se proprio non dovesse farcela, optiamo per McMahon o Bull, dipende dal coraggio del tecnico e dalle relazioni, tutte diverse, avute dai quattro osservatori sguinzagliati sulle tracce del Camerun. Dobbiamo dire che Bobby Robson è come il vino: migliora via via che passano i giorni. Ieri il tecnico ha tenuto una conferenza stampa brillante, ricca di battute e giudizi. Ha ricevuto metaforici applausi persino dai colleghi inglesi, i quali stanno sulla corda come noi italiani in Spagna: e se l'Inghilterra vincesse il Mondiale? «Il Cimeru^ è forte fisicamente e mentalmente. Possiede potenza, ritmo, individualità e tecnica. Ho avuto le relazioni, adesso devo scegliere la squadra vincente: rispetto gli africani, naturalmente, ma sarà meglio che siano loro a preoccuparsi di noi». Bobby Robson non si è nascosto dietro il dito. Non avrebbe mai pensato di affrontare il Camerun nei quarti, ha confessato, ma questo non significa che gli avversari siano da trattare come i parenti poveri. «Hanno vinto 3 partite su 4, hanno battuto anche l'Argentina. Lo 0-4 con l'Urss non conta, a mio avviso: erano un po' appagati. Ma contro la Colombia hanno ritrovato subito grinta e abilità». Alternando abilmente i temi generali alle valutazioni sulla squadra da battere per arrivare alle semifinali, Bobby Robson, in un certo senso, ci ha regalato uno spaccato dei sogni suoi e dell'Inghilterra. Sulla prospettiva di uno scontro fisico, il tecnico ha detto: «Abbiamo sostenuto l'urto dell'Eire, e se non ci fossimo riusciti saremmo fuori, sosterremo anche quello del Camerun. Comunque se gli africani ci aggrediranno non ci butteremo a terra aspettando il fischio dell'arbitro». E sulle ansie dell'attesa, Robson ha scherzato: «Vieterò ai ragazzi i bagni di sole. Naturalmente terrò uno di loro legato alla sedia, perché si riposi e faccia riposare gli altri». Si riferiva a Paul Gascoigne, che prima dell'incontro con il Belgio era andato a giocare a tennis sotto il sole del mezzogiorno. Due giorni fa Robson sì era infuriato, dicendo che il ragazzo aveva bisogno di una guardia del corpo, ieri ha preferito fare ironia sulle abitudini, diciamo così un po' «bizzarre», del suo giovane gioiello. L'Inghilterra, se si esclude il Mondiale vinto in casa nel 1966, non è mai riuscita a raggiungere le semifinali. L'obiettivo è alla portata di mano, basta battere il Camerun e Bobby Robson, dopo otto anni di critiche, può entrare nella storia. Così vanno le cose del calcio. Qualcuno ha chiesto al tecnico, in caso di vittoria con gli africani, se non si sentirebbe un po' come Alf Ramsey, l'uomo che guidò dalla panchina l'Inghilterra campione del mondo. E Bobby Robson ha risposto: «No. La storia è fatta per i vincitori. L'obiettivo è diverso, noi giochiamo solo per una semifinale. Per essere come Ramsey dovrei vincere il mondiale». Una prospettiva che comincia a fare il solletico all'orgoglio inglese, proprio così, e ci è parso che Bobby Robson non ponga limiti alla provvidenza. «A patto però - ha continuato - che la squadra alzi il livello del gioco in tutti i settori». Ma questo è il futuro. Bobby Robson, dopo un tuffo nei sogni, è tornato in gran fretta al presente. «Siamo ira le otto migliori squadre del mondo, e questo era il nostro obiettivo. Non è il risultato ottimale, certo, ma almeno ci garantisce la rispettabilità. Il calcio inglese non gioca in Europa a livello di club, ho in squadra atleti senza esperienza internazionale e fa un caldo terribile: credo che essere nei primi otto sia già un successo». [c. co.] CAMERUN (l ìm jìQtm DJOfJKEP <J1 EBWELLE®®®® KAMA® ®® KUNDE®®® mab0ang ® ® MAMMA®®®® MASSINO® M' BOUH®®®® U'fEDE®®®® 5®®® WKO-N0< OMAN 8ivikq 0NANA ®®® PAGAI vj \* »TAW®®®® B1HILTERRA (Utilizzati 16 gic, stori; ^fe'^®®fl |||latt ■:,;|:S;:|SSS: !ill|;®®li!il[ti shilton®®®® ^S^SSiilBIi v.a:dlE®®®<2). ;ìSiÌi®;®;IIB Hllli BEARDSLEV® § BULLC3 $ ®^ GASCOIGfJE®®®® i i fi®;®® p pai j ®®® ® IN CAMPO DALL' INIZIO («i ENTRATO DURANTE LA PARTITA OGGI ANAP0Ù SPETTATORI PAGANTI INCASSO PREVISTO COSTO SPETTATORE 60.000 4.950.000.000 82.500