E Bilardo reagisce: «Ma quale fortuna?»

E Bilardo reagisce: «Ma quale fortuna?» E Bilardo reagisce: «Ma quale fortuna?» Il tecnico argentino respinge tutte le critiche «Da sette anni lottiamo con la cattiva sorte» FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO Bilardo cerca di darsi un contegno ma è chiaro che non sta più nella pelle dalla gioia: i suoi hanno bevuto fino in fondo il calice della sofferenza ma poi ce l'hanno fatta e ora l'Argentina è in semifinale, un'impresa che agli inizi del Mondiale sembrava decisamente impossibile. Tuttavia, proprio rivedendo l'andamento della partita, c'è da rilevare che, considerando il vantaggio del quale era venuta ad usufruire la squadra sudamericana, i biancocelesti hanno stentato ben più di quanto sarebbe stato prevedibile. Bilardo è naturalmente in imbarazzo e si rifugia in un giro di parole: «In queste circostanze - dice - si dovrebbe operare un cambio ma per scegliere l'uomo da togliere dal campo occorre molta cautela. Dal momento che tutti giravano abbastanza bene, ho deciso di continuare cosi». La domanda più cattiva (ancorché inesatta): Maradona evita un gol con la mano, Burruchaga con la mano tenta invece di segnare. Fino a quando continuerete così? L'espressione fredda del tecnico argentino si altera per un momento ma poi Bilardo riprende il controllo e sibila: «Sono proprio curioso di rivederlo alla moviola questo gol segnato di mano. Occhio, però, perché Burruchaga non ha compiuto alcuna irregolarità». Un giornalista brasiliano - e come potrebbe essere altrimenti? - rincara la dose facendo notare come l'Argentina abbia saltato un altro ostacolo deludendo però profondamente sotto il profilo del gioco. «Nessuno è imbattibile - precisa Bilardo purtroppo la situazione non era affatto facile perché quando entravano in possesso della palla gli jugoslavi facevano di tutto per perdere tempo. Quanto ai problemi che ho da risolvere, ne sono perfettamente consapevole: vuol dire che tenterò di eliminarli in vista dei confronti decisivi». La faticaccia dei tempi supplementari è stato naturalmente un peso che gli argentini si sarebbero risparmiato volentieri: quanto potrà influire tale sforzo sulla semifinale che l'Argentina dovrà disputare? Bilardo sospira profondamente con l'aria di chi conosce a fondo il nuovo problema. «Certo, giocare per centoventi minuti con 40 gradi di temperatura non è stato piacevole ma che volete farci? Cercheremo di recuperare e di presentarci quanto più possibile temprati per sostenere il nuovo collaudo». Tutto sommato e Maradona a parte, quest'Argentina è modesta: si sente fortunato di essere arrivato a questo punto? «No insorge Bilardo - è dal 1983 che lottiamo contro gli avversari, la gente e la sfortuna che ci sta perseguitando». Piercarlo Aito..setti

Persone citate: Bilardo, Maradona, Piercarlo Aito

Luoghi citati: Argentina, Firenze