Alti fitti pellerossa

Alti fitti pellerossa LA VOCE DEGLI ALTRI Alti fitti pellerossa 1 ENT'ANNI fa l'idea sembrava buona. «Il 19 febbraio 1892 - scrive il New York Times - gli abitanti di Salamanca, una cittadina all'estremità occidentale dello Stato di New York, illegalmente costruita sul terreno di una riserva indiana, affittò dalla tribù dei Seneca l'area dove sorgeva la città, divisa in 2700 lotti, ognuno con un contratto a scadenza di 99 anni. I Seneca, in cambio, ricevettero un totale di 17 mila dollari l'anno». Per molti di questi contratti l'affitto previsto era di appena un dollaro all'anno. «Ma adesso - continua il giornale americano - mancano pochi mesi alla scadenza, e il futuro della città sta diventando un'ossessione per i suoi abitanti». Gli indiani vogliono portare l'affitto complessivo a 800 mila dollari annui, e in più hanno chiesto in tribunale un rimborso di 60 milioni di dollari per l'inequità delle somme pagate nei trascorsi 99 anni. I cittadini di Salamanca sono furiosi: «Molti dicono che preferirebbero dar fuoco alle case piuttosto che pagare i nuovi affitti», riferisce il quotidiano. «Non arriverei a dire questo, ma io non pagherò mai 2 mila dollari l'anno», afferma la proprietaria di una lavanderia, che finora ha pagato ai Seneca 24 dollari l'anno (30 mila lire). Gli abitanti di Salamanca si sono rivolti al governo statale di Albany e a quello federale di Washington perché provvedano almeno al maxi-rimborso. «Ma entrambi i governi hanno già abbastanza problemi di bilancio per proprio conto», osserva il New York Times. II caso di Salamanca è unico negli Stati Uniti. Per due motivi. Primo, spiega il giornale, perché delle molte cause legali con cui gli indiani cercano di tornare in possesso degli antichi territori, questa «è l'unica in cui essi hanno in mano le carte migliori rispetto ai bianchi». Secondo, perché «se è vero che moltissimi ranch affittarono in passato dalle tribù locali enormi estensioni di pascolo, non esiste invece nessun'altra città in tutti gli Usa che sia stata costruita su terra presa in affitto dagli indiani». La situazione di Salamanca è stata illegale fin dall'inizio, ricorda il New York Times; ma poco dopo la metà del secolo scorso «una compagnia ferroviaria cominciò a costruire una linea attraverso la valle dei Seneca». Col passare degli anni la cittadina divenne un importante nodo feroviario per le linee che attraversavano la catena montuosa: «Perciò il Congresso di Washington passò sopra all'illegalità dei contratti e convalidò l'affitto per 99 anni dal 1892». I bianchi riuscirono a imporre agli indiani condizioni svantaggiosissime, per di più a scadenza quasi secolare. ((All'epoca davano per scontato che nel 1991 non saremmo più stati qui - dice Dennis Lay, presidente della nazione Seneca (3 mila 400 persone) -. Invece credo proprio che saremo noi a farci l'ultima risata».

Persone citate: Dennis Lay, Seneca