Camion impazzito contro il bus dei ragazzi di R. Cri.

Camion impazzito contro il bus dei ragazzi L'insegnante di Treviso morta sul pullman era una giovane supplente, in gravi condizioni 9 studenti Camion impazzito contro il bus dei ragazzi La tragedia in Inghilterra causata da un sorpasso impossibile LONDRA. Ancora una gita scolastica che finisce in tragedia. Questa volta è accaduto in Inghilterra, a pochi chilometri da Southampton. Il sorpasso azzardato di un grosso camion ha provocato lo scontro frontale con un pullman sul quale viaggiavano 41 studenti (la maggior parte ragazze) di una scuola di Treviso, all'estero per motivi di studio. Nell'impatto, violentissimo, ha perso la vita la giovane supplente d'inglese, Nora Di Lizio, 32 anni, originaria di Chieti, che aveva accompagnato i ragazzi in gita. Tutti gli altri passeggeri hanno riportato ferite, nove di loro sono gravi, due versano in condizioni che i medici inglesi definiscono disperate. Nella sciagura si inserisce anche una sinistra coincidenza: gli studenti frequentavano infatti l'istituto tecnico Mazzotti che il 16 febbraio scorso in Svizzera visse una tragedia analoga. Una classe della scuola veneta viaggiava infatti sul treno Eurocity Galileo Galilei, che copre il tratto tra Parigi e Venezia e che andò a schiantarsi contro un treno di servizio, deragliando. Nell'incidente, in cui tre persone avevano perso la vita, sei ragazze erano rimaste ferite. Più grave il bilancio della tragedia di ieri. L'incidente è avvenuto alle 17 e 30 locali, mentre in Italia gli orologi erano un'ora più avanti. I ragazzi di Treviso erano venuti in Inghilterra per un corso presso la Winchester language school di Southampton. Ieri avevano approfittato del fatto che al sabato non vi fossero lezioni per una gita turistica con un pullman preso a nolo da un'agenzia. Il pullman filava sicuro sulla strada che collega Southampton, meta del viaggio scolastico, e la vicina città di Bath. I giovani erano sereni, l'anno scolastico e le sue preoccupazioni ormai alle spalle, davanti la prospettiva dell'estate, che si apriva nel migliore dei modi: un viaggio all'estero, tra compagni, per imparare l'inglese. Appartenevano a due classi, la quarta C e la quarta D dell'istituto che ha 1600 studenti. Con loro, due insegnanti: Roberto Bellunato, 41 anni, e la giovane supplente d'inglese, Nora Di Lizio. Erano in Inghilterra da quindici giorni, alloggiati presso famiglie locali. La loro vacanza volgeva ormai al termine: oggi avrebbero dovuto prendere l'aereo e tornare in Italia. Sulla strada del pullman, in prossimità del villaggio di Steeple Langford è apparso un camion di sette tonnellate e mezzo che ha invaso la carreggiata. Un sorpasso folle, omicida. L'autista del pullman non ha potuto schivare il pericolo. Il camion l'ha urtato frontalmente, poi ha strisciato contro la fiancata, squarciando le lamiere. Il pullman ha sbandato, si è fermato solo molti metri più avanti. All'interno, i ragazzi feriti, sconvolti, hanno tentato di aiutarsi l'un l'altro. Qualcuno, in migliori condizioni, ha cercato soccorso. - Un solo corpo è rimasto tra i sedili divelti, senza vita: quello dell'insegnante. Sul posto è intervenuto immediatamente anche un elicottero che ha trasportato nell'ospedale di Bristol una giovane in gravissime condizioni. Sulle prime è sembrato che fosse morta, poi è stata rianimata. Anche gli altri studenti sono stati trasportati in ospedale, una decina di loro sono stati ricoverati, il professore ha riportato la frattura della gamba destra. Il luogo dell'incidente viene chiamato significativamente dalla polizia «Valle della morte» perché proprio qui sono già accadute molte sciagure a causa della strada stretta che rende i sorpassi quasi impossibili. Sul numero delle vittime c'è stato a lungo un balletto di cifre tra la polizia inglese e l'ambasciata italiana. Dapprima è sembrato che fossero due, poi erano salite a tre. Infine la dichiarazione ufficiale: è morta una sola persona. Questi incredibili errori di conteggio in Inghilterra sono frequenti. Ogni volta che accade un grave incidente infatti la confusione nelle operazioni di soccorso è tale che il numero delle vittime annunciato viene ridimensionato nelle ore successive. Il nome della vittima è stato a lungo tenuto segreto. La polizia inglese, l'ambasciata italiana e l'Interpol sono state in collegamento tutta la serata per cercare di ricostruire l'elenco dei passeggeri su quel drammatico pullman. Per le famiglie degli allievie di Treviso è stata una serata di panico. Quando la notizia si è diffusa in città i genitori degli studenti che si trovavano in Inghilterra si sono dati appuntamento alla scuola. Di lì si sono messi in contatto con Southampton, chiedendo notizie, cercando un sollievo che ha a lungo tardato ad arrivare. Cinque mesi fa una ragazza ferita chiamò la madre: «Tutto bene, ma mi hanno amputato una gamba». Ieri sera molti genitori angosciati hanno temuto una drammatica replica, [r. cri.]

Persone citate: Bath, Galileo Galilei, Langford, Nora Di Lizio, Roberto Bellunato