II Kgb: in trent'anni 63 dirottamenti aerei

II Kgb: in trent'anni 63 dirottamenti aerei I pirati dell'aria hanno ucciso 120 sovietici II Kgb: in trent'anni 63 dirottamenti aerei MOSCA DALLA REDAZIONE Dal 1958 a oggi in Urss ci sono stati 63 dirottamenti aerei con un numero di vittime impressionante: 120 morti e duecento feriti. Oltre cento persone sono state arrestate e condannate con l'accusa di pirateria aerea, mentre sono stati sventati altri 500 tentativi di dirottamento. La rivelazione è ufficiale. E' il contenuto di una relazione del Kgb (Comitato per la difesa dello Stato) che è stata resa pubblica ieri e che descrive anche l'attività della speciale «cellula» dei servizi segreti creata nel 1970 per fronteggiare i casi di pirateria aerea. Ma il dato più clamoroso delle rivelazioni è il bilancio in vite umane della storia, fin qui segreta o quasi, dei dirottamenti in Urss. Il maggior numero di vittime (circa 80) fu provocato dal tentativo di dirottamento di un «Tupolev 104» nel cielo della Siberia nel 1973. Il pilota rifiutò di obbedire al pirata e questi fece saltare in aria il jet che volava tra Mosca e Cita. Una vera strage di cui, finora, nessuno aveva mai parlato. Altri dirottamenti con vittime ci sono stati nel 1972 (una hostess uccisa), nell'83 (a Tbilisi ci fu una sparatoria con «alcuni morti» all'interno di un aereo fermo sulla pista) e nell'88 a Vyborg, nei pressi di Leningrado. Di quest'ultimo dirottamento furono protagonisti i «Sette Simeon»: un gruppo di artisti di varietà, tutti della stessa famiglia. Secondo il Kgb, i componenti del gruppo riuscirono a portare le armi a bordo nascoste nelle custodie degli strumenti. Quando una squadra di commandos lanciò l'assalto contro il velivolo «ci fu una sparatoria, seguita da un incendio». Con quattro morti e decine di feriti.

Luoghi citati: Leningrado, Mosca, Siberia, Urss