Schillaci fa volare l'Italia di Gian Paolo Ormezzano

Schillaci fa volare l'Italia Gli azzurri battono l'Eire (1-0), Maradona vince ai rigori Schillaci fa volare l'Italia Martedì semifinale con l'Argentina L« ITALIA del calcio ha sconfitto ieri sera a Roma l'Eire del football ed è in semifinale: il calcio è il nostro gioco anche furbo, anche recitato, il football è il loro gioco ingenuo, cantato. Rete ancora inviolata, punteggio magro grazie al gol di Schillaci, merito innegabile grazie alla traversa di Schillaci (e a proposito: se una volta lui non segna, è certo che qualcuno gli dà del bidone) e a due gol strozzati dall'arbitro. Ci aspetta già martedì a Napoli - prima trasferta azzurra di un Mondiale sinora accanto al Cupolone l'Argentina, che ieri a Firenze ha superato la Jugoslavia dopo 120 minuti e lo stress dei rigori. Giusto dire che ci aspetta: Napoli, per via di Maradona, è la sua città, ci sono napoletani in preda a grandi tormenti, devono decidere per chi tifare, Diego o Totò. La partita di ieri sera era povera di incertezza globale, ricca di oneste trappole atletiche irlandesi. Era forse difficile fare meglio di quel che si è fatto, patendo anche lustrali sudori freddi, d'ora in avanti però bisognerà fare di più. E magari non tanto martedì, contro una squadra cotta dal sole di ieri (ha giocato al pomeriggio), farcita di panchinari del nostro campionato, troppo dipendente dalla classe e dal fachirismo di un Maradona grande ma screpolatissimo, quanto nell'ormai accessibile finale di domenica 8 luglio contro, si prevede, la Germania, che oggi comunque gioca contro la Cecoslovacchia il quarto di finale al caldo del pomeriggio milanese e che avrà l'eventuale semifinale 24 ore dopo di noi. Ecco, cresce l'idea di un puzzle prò nobis che peraltro stiamo mettendo a posto bene, con grosso impegno. Avversari cotti, spazi di recupero diversi e sempre a nostro vantaggio, arbitraggi intelligentemente amici, fattore-campo vellicato bene, e persino due azzurri che -iersera - vanno in gol (Baggio .3 Schillaci, dopo il fischio arbitrale (non c'entra che fossero fuorigioco ingiusti), senza essere ammoniti come invece è toccato al tedesco Matthaeus. Pensiamo che, puntuale a incamerare risultati ed elogi, la nostra Nazionale possa e debba accettare anche queste notazioni. Che se poi si decidesse che essa è soltanto espressione di un calcio fortissimo e basta, si dovrebbe spiegare come mai sta fiorendo, intorno al Mondiale, la solita nostra frenesia di comprare stranieri. Gian Paolo Ormezzano I portiere irlandese Bonner costretto ad uscire sui piedi di uno scatenato Schillaci [FOTOAP]