Il Kaiser pensa già alla regina Elisabetta

Il Kaiser pensa già alla regina Elisabetta Beckenbauer prepara la sfida ai ceki ma è sicuro di trovarsi in semifinale con i britannici Il Kaiser pensa già alla regina Elisabetta Germania ancora nello spogliatoio del Milan: porta fortuna ERBA DAL NOSTRO INVIATO Una finale da sognò: ovviamente è I.talia-Germania, ovviamente la preannuncia il Kaiser cercando di scovare nel cielo gli auspici giusti. Lui ci crede fermamente, ne sono convinti anche i giocatori, a parte il diffidente capitan Matthàus, anche se restano alcune incombenze, tipo la Cecoslovacchia e poi, secondo Beckenbauer, l'Inghilterra. Nello strano ritiro tedesco c'è stato il rischio che la partita di domani passasse quasi in sordina per via di Udo Jurgens, il cantante che ha inciso coi giocatori il disco della Nazionale, intitolandolo: «Sempre Roma». E poi ci sono state le polemiche per il licenziamento dell'allenatore del Colonia, Christoph Daum, esonerato dal suo presidente mentre era in visita a Casiglio. Era il tecnico che aveva già rotto con Haessler al quale aveva pubblicamente rimproverato scarsa riconoscenza. Chiusa la parentesi, ecco l'ordine del giorno effettivo, la Cecoslovacchia, a cominciare dall'arbitro Kohl, «un buon fischietto, lo conosciamo bene anche se non ci ha mai diretti. E poi gli austriaci sono persone oneste». Allora gli argentini come Loustau non lo sono? Poi un'altra stilettata alla Fifa: «Certe critiche andavano fatte e ,le persone intelligenti le sanno apprezzare. Già qualcuno ha riconosciuto che certe cose non sono andate per il verso giusto. Siamo sul palcoscenico del calcio mondiale: le critiche, se valutate nel modo giusto, servono per migliorare la situazione. Peccato questa lunga attesa, una settimana è troppo. Tre giorni dovevano essere sufficienti. Nel prossimo turno, ammesso che noi si vinca, mi aspetto l'Inghilterra perché il Camerun non potrà sostituire facilmente 4 elementi». Ha respinto ancora le insinuazioni su una Germania difensiva: «Avete mai visto Buchwald attaccare come ha fatto con l'Olanda? Senza dimenticare che non abbiamo mai avuto occasioni da gol come in quella partita». Già, perché l'Olanda no? Non è sembrato convinto delle voci rimbalzate dal ritiro ceko secondo le quali Illgner viene valutato come un pessimo portiere e la difesa un reparto tipo la gruvie- ra svizzera. «Non so se è vero quanto si afferma ma vorrà dire che cercheremo di chiudere la nostra prima partita senza subire gol... A proposito: è la Cecoslovacchia ad ospitare ma noi abbiamo chiesto di usufruire ancora dello spogliatoio del Milan, ci porta fortuna». Nessuna novità sulla formazione ma molti sono convinti di giocare: Beckenbauer dovrà chiedere una deroga alla Fifa per schierarne almeno 13. Haessler punta alla panchina «ma poi vorrei esserci nel nuovo stadio di Torino. Ora sono pronto, sto bene. Con Beckenbauer non c'è nessun problema ma la massima stima. Ho visto Baggio e Schillaci in azione: è un divertimento vedere Baggio come gioca a calcio. Eppure lui e Tote- non sono mai stati assieme. Per me sarà un grande giorno quando avrò l'onore di indossare la maglia bianconera con loro». Riedle spiega per la centesima volta che lui è diverso da Voeller «io sfrutto meglio il gioco in area, Rudi è uno che recupera. Skuhrayy? Vediamolo in una partita seria prima di dare un giudizio». Il monito viene dal capitano: «I ceki sono forti — dice Matthàus — e noi dobbiamo diffidare dal favore dei pronostici. Guardate la fine del Brasile...». Giorgio Gandolfi