Robson raggiante: come al solito primi

Robson raggiunte: come al solito primi Robson raggiunte: come al solito primi L'allenatore inglese fa i complimenti a Wright «Il suo è stato un colpo di testa magistrale» manovra palla al piede, affidava tutte le possibilità ai colpi di testa di qualcuna delle sue torri. Nell'area egiziana continuavano a piovere i cross, e al 59' ecco il gol che tutto sommato era nell'aria: Ibrahim Hassan ha steso Walker avanzato a sinistra e Paul Gascoigne detto Gazza ha pennellato la punizione per la testa di Wright che ha compiuto un gesto atletico notevole, in elevazione, e ha fatto fesso Shobier infilando il pallone nell'angolo alto. L'Egitto ha tentato la reazione, anche se con minor costrutto, ci è parso. Al 75', in ogni caso, Shilton ha dovuto di nuovo intervenire su un tiro da due passi di Abed El Hamid, fra le proteste peraltro degli egiziani per un presunto fallo di mano in area di Wright. l'Inghilterra ha risposto con una punizione di Gascoigne alzata in angolo da Shobeir all'80', poi soltanto le bandiere inglesi sugli spalti. lterra. Nel disegno il gol di Wright CAGLIARI DAL NOSTRO INVIATO stavolta pericoloso e deviato in angolo dalla difesa egiziana. L'incontro non poteva certamente essere definito bello, ma almeno le due squadre, alla loro maniera, cercavano di fare qualcosa. Al 43' Abed El Ghabi, barbuto centrocampista, ha calciato basso e forte da 35 metri ed il vecchio Shilton ha dovuto balzare come un gatto per deviare la palla in angolo. L'Inghilterra ha subito risposto e Shobeir, sull'altro fronte, ha imitato l'illustre maestro inglese volando su un destro di Parker avanzato a sorpresa. Le cose non sono cambiate nella ripresa, era evidente che l'Inghilterra, impacciata nella ridono. Mark: «Sono molto felice di aver segnato un gol. E' il primo da quando gioco nella nazionale. Ho perso qualche capello battendo la palla di testa, ma non importa. Io sono molto felice d'aver segnato un gol per il mio Paese». Robson conferma: «Whright è molto felice e ha ragione. Whright si è alzato molto bene, ha battuto di testa molto bene, ha segnato proprio un bel gol. Complimenti a Whright». Mark se n'è già andato, con la sua Coca Cola. Adesso davanti alla piccola platea di cronisti (uno in calzoncini corti e scarpe da ginnastica, un altro con il doppiopetto blu invernale), sono rimasti solo i due allenatori, Robson e Mahmoud El Gohary. Uno accanto all'altro. Robson che gli scappa da ridere e cerca di fare il signore, e El Gohary che gli scappa quasi da piangere. Robson: «El Gohary ha tutta la mia simpatia». L'allenatore egiziano ascolta senza fare una piega. «Lui ha un gruppo molto unito, gli olandesi non li hanno battuti, gli irlandesi pure, noi invece sì». El Gohary tristissimo: «Auguro alla squadra inglese successo per le prossime partite.' Voglio ringraziare l'Italia e l'organizzazione del mondiale. Noi abbiamo fatto esperienza, questo è un trampolino per i prossimi campionati». [p. sap.l Robert Robson è un inglese felice: «Ehi, noi siamo sempre in cima», dice. Bene. Gli inglesi bistrattati, criticati, sminuiti, alla fine sono primi. Robson non sta nella pelle. Anche i giornalisti inglesi sono uomini felici. Ridono. E Robson: «Pensavate che non riuscissimo a segnare un gol? Non siamo ancora a posto, è vero, ma d'ora in poi possiamo solo migliorare. Okay?» I giornalisti inglesi ridono. Entra Mark Whright, il terzino che ha segnato il gol della vittoria, la tuta slacciata e la lattina di coca in mano. I giornalisti inglesi Carlo Coscia la Steaua so © ® X le -il

Luoghi citati: Abed El Hamid, Cagliari, Egitto, Inghilterra, Italia