Michel spinge la Spagna al sorpasso

Le furie rosse di Suarez battono il Belgio e concludono il girone al primo posto Le furie rosse di Suarez battono il Belgio e concludono il girone al primo posto Michel spinge la Spagna al sorpasso Capocannoniere col poker BELGIO m SPAGNA 1 PREUD'HOMME 5,5 H 1 ZUBIZARRETA 6,5 3 ALBERT 6 2 CHENDO 6 7 DEMOL 6 4 ANDRINUA 6,5 16 DEWOLF 6 5 SANCHIS 6 6 EMMERS 6 14 GORRIZ 6,5 17 (37'PL0VIE) 6 6 MARTIN VAZQUEZ 7 8 VAN DER ELST 6 '11 VILLAROYA 6 10 SCIFO 7 15 ROBERTO 6 11 CEULEMANS 6,5 21 MICHEL 7 18 STAELLENS 5,5 9 BUTRAGUENO 5,5 19 (79' VAN DER LINDEN) 6 12 (82'ALKORTA) 6 21 VERV00RT 6 19 SALINAS 6,5 9 DEGRYSE 6 7 (87' PARDEZA) sv All.: THYS 6 All.: SUAREZ 6,5 TECVtvn«eznvvcdtpnr Arbitro: LOUSTAU [ARGENTINA] 5,5 Reti: 24' Michel, 27' Vervoort, 39' Gorriz Spettatori: 30 mila, incasso 2 miliardi 216 milioni 932 mila lire VERONA DAL NOSTRO INVIATO giatore laterale, salva su Demol a tu per tu con Zubizarreta, e al 29' Scifo s'invola elegantissimo per la missione pareggio. Lo fermano. Batte la punizione Vervoort, che ha in testa un campo di grano: la sua botta viene corroborata da una preziosa deviazione della barriera. Zubizarreta ci resta di sasso: 1 a 1. Scifo continua a fare il professore in geometria (troppo bravo: la sorte lo punirà facendogli calciare un rigore sul palo). Ceulemans illustra la sua anzianità scombussolando la difesa spagnola. Gli spagnoli replicano con spostamenti lenti, ragionati, seguendo il "la" di Martin Vazquez che in linea con Butragueno e Michel ripete il dettato tattico del Real Madrid, lo voglia o no Suarez. I belgi aggrediscono con più rapidità, ma non con maggior precisione, e al 39' un loro raid porta al vantaggio che non sarà più schiodato. C'è un fallo di Plovie su Michel, che spedisce la palla come se tra lui e Gorriz ci fosse un accordo! Gorriz salta a colpire di testa ed è il 2 a 1. Un triangolo De Wolf-ScifoCeulemans è la subitanea risposta. Ma Zubizarreta ci mette un'ottima replica. La ripresa si apre con il Belgio a tutta pressione. Ceulemans pesca a pennello Van der Elst e se non intervenisse in modo «personale» Andrinua, sarebbero guai per la Spagna. Ma Andrinua opta per il rischio. Altro rigore. Scifo manda la palla a stamparsi sull'incrocio dei pali. Il Belgio assedia. Sotto con Scifo-Ceulemans, sotto con Degryse, avanti con un duetto Ceulemans-Degryse e qui il grande Zubizarreta farfuglia. La Spagna, arroccatissima, parte di tanto in tanto in contropiede. Michel rifornisce Salinas che supera Demol. Questa volta Preud'Homme è al suo posto. Di nuovo un dietro-front Martin Vazquez-Butragueno (oh, chi si vede) ma il Buitre tarda a stoccare. Entra Van der Linden e Suarez rinforza la muraglia, toglie Butragueno e Salinas e ficca dentro due mattoni, Alcorta e Pardeza. Il Belgio fa un ultimo tentativo con Van der Linden e Degryse, ma questi tira addosso al portiere. Dopo il rigore, è la seconda somma occasione dei belgi. Non ce ne sarà una terza. Suarez, Juan Carlos, la regina Sofia e Placido Domingo tifosissimo tenore, sono felici. La Spagna resta a Verona. Il pareggio annunciato (da chi non sta bene se non vagheggia accordi, sia pur suggeriti dalla logica) non c'è. La Spagnp jatte il Belgio: le polemiche la rinvigoriscono. Suarez o Real Madrid poco importa, il girone è vinto. Michel ha segnato ancora. La direttrice guidata da Martin Vazquez ha funzionato. Il Belgio, non inferiore nel gioco, ha mancato un rigore con Scifo e un gol con Degryse. All'inizio sembra che belgi e spagnoli stiano attentissimi a non pestarsi i piedi. Ma è un'impressione fallace. Il proseguimento delle operazioni dirà che per entrambi la voglia di vincere o almeno di dare dispiaceri a Zubizarreta e a Preud'Homme non è soltanto un'idea. Il celebre portiere belga è un atleta gentile e compie un paio di uscite di tipo ornitologico: sembra un cacciatore di farfalle. Un suo intervento aereo è degno di entrare nel museo delle papere somme. Capita a tutti una giornata vaga. Ma procediamo con ordine. Le manovre delle squadre si svolgono nell'avvio come se la faccenda si tenesse in un salotto all'ora del tè. Poi, sarà la presenza in tribuna d'onore del re Juan Carlos e della regina Sofia con il presidente del Consiglio Andreotti, sarà perché Suarez, che si sbraccia e urla dalla panchina, non è per nulla soddisfatto della ninna nanna, gli spagnoli si svegliano, e Michel, caricato da Martin Vazquez, ha la prima occasione da rete. Ma la punta del suo piede con arriva come dovrebbe all'appuntamento col pallone. Il gol arriva al 24', grazie a un tuffo di Preud'Homme sulle gambe dell'arrembante Salinas. Batte il rigore Michel e sventolano in tribuna le bandiere di Spagna. E il Belgio? Il Belgio sino a quel doloroso momento s'era comportato niente male. Accorto, preciso, egregio nei lanci e nei suggerimenti di Scifo, pericoloso nelle avanzate di Ceulemans e tambureggiante, ma con discernimento, nelle volate sulle fasce di Vervoort a sinistra e di Erhmers, che uscirà rilevato da Plovie, a destra. Insomma, nessun demerito: e allora perché, si chiedono i diavoli rossi (in divisa bianca), dobbiamo buscarne? Così il Belgio si slancia, la partita diventa una sfida guerreggiata e tribolata. Villaroya, che è un viag¬ I gol di testa dello spagnolo Gorriz. Nel disegno di De-Coll' il rigore battuto da Scifo sulla traversa IERI A UDINE i.