«La fuga dei detenuti modello, una beffa»

Intervista con il giudice che ha firmato la licenza: avevano diritto ai permessi, ho applicato la legge Intervista con il giudice che ha firmato la licenza: avevano diritto ai permessi, ho applicato la legge «La fuga dei detenuti modello, una beffa» Caccia ai rapitori di Cristina Mazzoni GAVA Beatrice Cristiani ha 34 anni, in magistratura da sei è da diciotto mesi al Tribunale di sorveglianza di Perugia. Sui permessi accordati a Giuliano Angelini e Loredana Petroncini (i carcerieri di Cristina Mazzotti in fuga da una settimana) c'è la sua firma. Come sta vivendo queste ore di sconcerto e di polemiche? Male, le sto vivendo male. Per i magistrati del Tribunale di sorveglianza è una beffa. Oggi mi rendo conto che c'è un baratro tra noi e l'opinione pubblica. Applichiamo una legge che non è sentita dalla gente. Che cosa prevede la legge Gozzini e come è stata applicata nei confronti di Angelini e della Petroncini. Il permesso premio è stato introdotto con l'articolo 30 ter della «Gozzini» che ha modificato la legge penitenziaria numero 354 del 1975. Il beneficio è accordato ai condannati che hanno tenuto una buona condotta e che hanno risposto bene al «trattamento risocializzante» attraverso l'impegno e la partecipazione alle attività culturali organizzate in carcere. Naturalmente i detenuti non devono essere di particolare pericolosità sociale. Giuliano Angelini e sua moglie possedevano tutti questi requisiti? Sì. I permessi si possono concedere dopo dieci anni di pena già scontata per i condannati al¬ l'ergastolo e dopo un quarto di pena complessiva per chi ha avuto condanne inferiori. E la Petroncini è stata condannata a 25 anni e sei mesi. I due hanno maturato il periodo nell'86, io sono il terzo giudice in ordine di tempo che ha firmato le loro licenze. Quanti permessi avevano già ottenuto? Ventitré la donna, venti l'uomo. Da un anno e mezzo andavano nello stesso albergo, dove avevano a disposizione anche un angolo cottura. Su quali rapporti lei ha deciso le licenze? Ci sono i dossier firmati dal direttore def carcere, dallo psicologo, dall'educatore e dall'assistente sociale. E com'era la «pagella» dei sequestratori di Cristina Mazzotti? Ottima. Adesso può sembrare strano, ma erano due detenuti modello, almeno da quando sono stati trasferiti a Perugia. Soltanto lui, agli inizi, aveva avuto qualche alterco con agenti di custodia. E' vero che nel carcere facevano gli «spesini», procuravano generi di confor- to agli altri detenuti? Non posso né confermare né smentire. C'è una turnazione degli incarichi. Erano comunque inseriti nell'attività sociale, un impegno che garantiva loro anche una fonte di sostentamento. Credo che in due mettessero assieme circa un milio- ROMA. Il ministro dell'Interno, Antonio Gava, ha avuto ieri un colloquio con il presidente della commissione Giustizia della Camera, Virginio Rognoni, in seguito alla fuga dei sequestratori di Cristina Mazzotti. Gava e Rognoni hanno concordato sull'opportunità della più sollecita ripresa dell'iter parlamentare, con particolare riferimento alla norma prevista nel disegno di legge governativo che sottopone la concessione dei benefici carcerari, nei confronti di condannati per gravissimi reati, ad un controllo più severo e di natura collegiale, previo parere motivato del prefetto. Intanto l'onorevole Costa (pli) ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro di Giustizia per conoscere le modalità dell'evasione e sapere se nei fatti sia ravvisabile la responsabilitàr a titolo di colpa, di magistrati e di appartenenti alle forze dell'ordine. [Ansa) Giuliano Angelini e Loredana Petroncin nocui. ni d Bolzano 15 28 Firenze 20 27 Ban 20 36 Verona 19 30 Pisa 17 26 Napoli 21 28 Trieste 20 26 Ancona 20 27 Potenza 19 27 Venezia 18 27 Perugia 18 26 S.M. Leuca 21 24 Milano 16 28 Pescara 19 27 R.Calabria 20 26 Torino 12 26 L'Aquila 17 26 Palermo 23 28 Cuneo 13 23 RomaUrbe 22 30 Catania 19 32 Qenova 21 24 Roma Rum. 21 27 Aighero 18 26 Bologna 18 29 Campobasso 19 27 Cagliari 20 31 CITTA' ISTIRE Amsterdam 9 19 variabile Usbona 18 24 nuvoloso Atene 18 34 sereno Londra 12 16 nuvoloso Bangkok 27 34 sereno LosArgeles 18 27 nuvoloso Berlino 13 25 ploggia Madrid 14 29 sereno Bruxelles 10 20 sereno Montreal 12 19 nuvoloso Buenos Aires 2 11 sereno Mosca 7 11 nuvoloso Copenaghen 17 20 nuvoloso New York 18 26 sereno Dublino 8 16 nuvoloso Parigi 2 15 nuvoloso Francoforte — — np Pechino — — np Gerusalemme 16 27 sereno Rio de Janeiro 21 31 sereno Ginevra 7 16 sereno Sydney 7 19 sereno Helsinki 8 20 sereno Tokyo — — np Honolulu 23 31 nuvoloso Varsavia 23 30 sereno II Cairo 18 31 sereno Vienna 17 22 pioggia urante il processo Perché è fuggito, secondo lei? Un momento di sbandamento improvviso, una crisi di sconforto. Forse si è reso di colpo conto che avrebbe dovuto trascorrere in carcere la sua vita intera. Che c'era un muro altissimo davanti a lui. Insuperabile. Adesso è cominciata la caccia, anche all'estero. Che cosa rischiano i due se saranno scoperti e catturati? La condanna per evasione comporta la revoca degli sconti di pena. In carcere saranno guardati a vista e la possibilità di ottenere nuovi permessi diventerà una chimera. Dario Cresto-Dina «Le mani su Palermo»