Un fungo alleato dell'Aids

Lo ha rivelato Montagnier alla conferenza di San Francisco Lo ha rivelato Montagnier alla conferenza di San Francisco Un fungo alleato dell'Aids La Esso italiana comunica i numeri di serie definitivi dei buoni carburanti/lubrificanti rubati presso una delle sue affiliate: CARBURANTI daL,2,Q,Q00 CARBURANTI ida L. 10.000 S^c^iama Micoplasma e può innescare la riproduzione del virus Riv Scoperto nel sangue dei pazienti: «Seviene distrutto il male si blocca»,, SAN FRANCISCO. La notizia scientifica più clamorosa sull'Aids è stata data ieri ufficialmente alla comunità degli studiosi a San Francisco, cubito dopo l'inaugurazione dèlia Sesta conferenza: il virus'Hiv non è il solo responsabile della malattia, ma soltanto un cofattore. C'è un microrganismo, un piccolissimo fungo che sembra innescare e sostenere la riproduzione del virus all'interno delle cellule. Distruggendo il citoplasma o riducendone l'attività, anche il virus rallenta la propria fino a bloccarsi. La rivelazione viene da uno degli scopritori del virus, Lue Montagnier, dell'Istituto Pasteur di Parigi. L'altro studioso che ha la paternità della scoperta dell'Hiv, l'i-taloamericano Robert Gallo, dopo le polemiche che hanno messo in dubbio il suo merito nella scoperta, ha preferito non partecipare alla conferenza. Montagnier non ha parlato nell'ambito del convegno, ma in una riunione a parte, promossa dall'Associazione medica americana. L'annuncio dello studioso parigino, arricchita da una serie di grafici, di dati analitici e di fotografie prese al microscopio, non è stata che la conferma di quanto lo stesso scienziato aveva detto ai giornalisti nei giorni scorsi a Parigi. Montagnier ha individuato un microfungo, il Micoplasma, appartenente alla famiglia dei Micoplasmantali dell'ordine dei Mollicuti (che sono microorganismi gram negativi privi di motilità, non producenti spore e che mancano praticamente di una parete cellulare vera e propria all'esterno), quale cofattore fondamentale per l'insorgere della malattia. La scoperta è nata da un'osservazione dello stesso Montagnier. Lo scienziato si rese conto che nei campioni di sangue prelevati da ammalati di Aids, l'attività e la presenza del virus Hiv veniva ridotta al minimo per azione degli antibiotici che hanno uno spiccato effetto antimicotico. Studiando il fenomeno, lo scienziato vide anche che all'interno delle cellule colpite dal virus dell'Aids c'erano questi microfunghi o comunque il loro patrimonio genetico. Secondo alcuni medici, così si spiegherebbe come il virus può rimanere a lungo inattivo per poi improvvisamente cominciare a riprodursi in modo frenetico, uccidendo le cellule del sistema immunitario. Soltanto l'arrivo del Micoplasma innescherebbe questa azione, ma per ora si tratta di ipotesi tutte da dimostrare e alle quali Montagnier si è ben guardato dall'accennare. Probabilmente - e lo ha detto in un passaggio della sua relazione egli non può escludere che oltre al Micoplasma ci siano altri cofattori. Subito dopo Montagnier, hanno parlato sullo stesso argomento e confermato in pieno la scoperta il professor Lo, dell'Istituto di Patologia delle Forze Armate di Washington, e il professor Weyer, dell'Università di Colonia nella Germania Federale. Entrambi hanno portato prove scientifiche indubbie della necessità di cofattori per l'insorgenza e la diffusione dell'Aids, [g. c. m.]

Persone citate: Montagnier, Robert Gallo, Weyer

Luoghi citati: Germania Federale, Parigi, San Francisco, Washington