«La Confindustria è come i Cobas»

«La Con/industria è come i Cobas» «La Con/industria è come i Cobas» ni colleghi di governo e sicuramente dopo aver sentito Andreotti, il ministro del Bilancio Cirino Pomicino è sceso in campò per cercare di calmare le acque. «Sono sorpreso - ha detto dalla mossa drammatica della Confindustria di fronte al nostro concreto impegno di rivedere la fiscalizzazione degli oneri sociali per ridurre l'incidenza del costo del lavoro. Il governo, comunque, farà di tutto per evitare lo scontro». In serata il ministro del Lavoro Carlo Donat-Cattin ha convocato le parti per martedì prossimo. Saranno incontri separati: alle 17 il ministro vedrà i rappresentanti dei sindacati, alle 19 quelli degli industriali. Ancora non si sa se DonatCattin si limiterà a trattare alcuni aspetti della questione, tra cui scala mobile e oneri sociali, oppure se affronterà il nodo di fondo: il sostanziale blocco dei contratti, in attesa del risultato di una trattativa sulla ristrutturazione del salario, gli automatismi e le relazioni sindacali. In entrambi i fronti si raccolgono disponibilità alla ripresa del dialogo, ma per il momento lo scontro resta frontale e i sin¬ Secondo Lama, inoltre, è «contraddittoria» anche la posizione del governo. «Il ministro del Lavoro e quello dell'Industria si trovano su posizioni completamente divergenti». Lama ha poi parlato dei tempi di approvazione del disegno di legge che a suo avviso sono di «estrema importanza: le.vie da seguire possono essere quelle di una sede deliberante della commissione o quelle di una celere assegnazione all'aula». Il vicepresidente del Senato si è detto convinto della necessità di giungere al voto in tempi brevi, e ha ricordato che «la tensione tra le parti sociali è preoccupante: la tattica della Confindustria, che probabilmente ha quale obiettivo la diminuzione del peso degli oneri sociali, è simile a quella dei Cobas: colpire le categorie deboli». [Ansa] dacati sono ben determinati a non dare tregua fino a quando non si verificheranno novità apprezzabili. «La posta in gioco nelle prossime settimane - ha affermato il leader della Cisl Marini, aprendo i lavori dell'assemblea delle categorie - va ben al di là dei pur gravi motivi che richiedono la proclamazione dello sciopero generale. La Confindustria sta portando avanti un attacco a tutto il sistema della contrattazione collettiva, con una linea oltranzista che, se riuscisse ad imporsi, travolgerebbe tutti, anche il sistema ne¬

Persone citate: Andreotti, Carlo Donat-cattin, Cirino Pomicino, Lama