La giornata di Berlusconi di R. G.

La giornata di Berlusconi La giornata di Berlusconi In Sardegna aspettando il verdetto ori., errtol au ' MILANO. Silvio Berlusconi ieri era ir Sardegna. In mattinata è salito sul suo aereo privato ed è volato in Costa Smeralda per un giorno di vacanza. Sdraiato al sole, nella sua villa, il .presidente della Fininvest ha atteso il giudizio degli arbitri sulla validità del contratto De Benedetti-Formenton. In serata ha preso il telefono per dettare poche righe di commento. «In attesa di poter avere una piena cognizione del lodo - dice Berlusconi - posso però senz'altro dire che, dopo aver conosciuto a fondo, negli ultimi mesi, uomini e situazióni di questa vicenda, sono sempre più convinto di essere vicino a chi sta dalla parte della ragione. E non ho dubbi che alla fine questa ragione verrà riconosciuta». Niente di più. Questa mattina Berlusconi rientra a Milano. Deve studiare le contromosse. I suoi luogotenenti ieri hanno fatto sapere che inizia una guerra di trincea. Ma i tempi stringono. Tra una settimana c'è l'assemblea della Mondadori, Berlusconi potrebbe perdere la presidenza, uscire da Segrate. Sarebbe un duro colpo per lui. In più l'imprenditore milanese è impegnato anche su altri fronti, molto difficili. A Roma si discute la legge sugli spot pubblicitari, sull'emittenza televisiva. Non solo l'opposizione pei, ma anche esponenti importanti della maggioranza, come la sinistra de, lo vogliono vedere ridimensionato. Molto probabilmente il patron di Canale 5 si attendeva un pronunciamento negativo del collegio arbitrale. Era nell'aria, indiscrezioni e voci avevano già anticipato l'orientamento dei tre professionisti chiamati a dirimere la questione. Piuttosto non si aspettava certe motivazioni contenute nel lodo che danno ragione a Carlo De Benedetti e contestate da Luca Formenton e dai suoi legali. Cosa farà adesso la Fininvest? La via della trattativa sembra ancor più accidentata. La Cir, incoraggiata dal giudizio degli arbitri, insisterà ulteriormente nel suo progetto di riconquistare tutto il gruppo MondadoriEspresso. La spartizione, invece, rimane l'unica soluzione per Berlusconi e Formenton. Nel quartier generale della Fininvest, in Via Paleocapa, legali e manager hanno velocemente letto la motivazione degli arbitri e quindi emesso un comunicato. Il gruppo Berlusconi sostiene che «anche ad una prima lettura, emergono vistósi vizi di legittimità che espongono la pronuncia ad una probabile impugnazione avanti la corte d'appello competente». Precisa inoltre: «Degne di nota sono le nette divergenze fra gli arbitri in ordine ai passaggi cruciali della motivazione. Particolare fragilità è rivelata dal lodo laddove afferma la competenza arbitrale - contrariamente a quanto la legge dispone anche a proposito di diritti indisponibili e quindi su materie non arbitrabili». «La Fininvest termina la nota - esprime la convinzione che la famiglia Formenton impugnerà al più presto la pronuncia degli arbitri e ne otterrà l'annullamento». Per Berlusconi è un momento molto delicato, forse nel dicembre scorso quando accettò di appoggiare Luca Formenton contro De Benedetti non immaginava tutte le conseguenze che poi sono seguite. I suoi fedelissimi sostengono che proprio nei momenti difficili Berlusconi dà il meglio di sé, che non rinuncerà alla battaglia, che nulla è perduto. Si vedrà. Il prossimo appuntamento è tra pochi giorni, l'assemblea degli azionisti della Mondadori. Riuscirà Berlusconi a restare a Segrate? . [r. g.]

Luoghi citati: Milano, Roma, Sardegna, Segrate