Algeria, dopo 27 anni il primo voto libero

Algeria, dopo 27 anni il primo voto libero Algeria, dopo 27 anni il primo voto libero ALGERI. Nelle regioni del deserto pre-sahariano e tra le montagne dell'Est, seggi itineranti hanno cominciato ieri a raccogliei e i voti degli elettori delle zone nomadi per i consigli municipali e regionali. La giornata elettorale effettiva per i 14 milioni con diritto di voto, sui 22 milioni di abitanti, è fissata per domani. Si tratta della prima consultazione libera, dopo 27 anni di monopolio di potere del partito unico, il Fronte di liberazione nazionale. Dopo il pluralismo introdotto lo scorso anno, a seguito di sanguinose manifestazioni popolari, l'Algeria ha un regime parlamentare democratico. La lotta in queste elezioni amministrative per il rinnovo di 1500 Consigli di Comuni e Regioni avviene soprattutto tra l'ex partito unico, ancora onnipresente, e gli islamisti-fondamentalisti del Fronte islamico di salvezza. I fondamentalisti hanno co¬ stituito per 27 anni l'unica forza di opposizione. Oggi, in una situazione di crisi economica e sociale, trovano largo seguito negli strati sociali meno elevati. Ai due antagonisti principali si aggiungono, nella contesa elettorale iniziata ieri, il partito comunista (Avanguardia socialista) e l'Unione per la cultura e la democrazia, che riunisce rivendicazioni delle minoranze etniche, oltre a numerosi indipendenti di liste sociali, per un totale di 36 mila candidati e 18 partiti formalmente legalizzati. Due forze politiche tradizionali con largo seguito, il Fronte socialista e i benbellisti, nazionalisti del primo presidente Ben Bella in esilio in Europa, hanno tentato di boicotare 1' elezione che maschera, secondo i loro comizi elettorali, una falsa democrazia a solo vantaggio dell'ex partito unico. I risultati saranno resi noti mercoledì.