L'Uruguay grazia il fantasma Spagna

I sudamericani come padroni a Udine ma non passano neppure su rigore I sudamericani come padroni a Udine ma non passano neppure su rigore I/Uruguay grazia il fantasma Spagna E il magico Ruben Sosa calcia alto dal dischetto 0 SPAGNA ZUBIZZARETA 6,5 CHENDO 5 JIMENEZ 6 ANDRINUA 5,5 SANCHIS 5 MARTIN VAZQUEZ 6,5 VILLARROYA 5 (79'RAFAPAZ) 5 ROBERTO 5 MICHEL 5 BUTRAGUENO 5 MANOLO 5 (79'GORRIZ) 5 All.: SUAREZ 5 fingendo di dormire e fingono così bene che sembra dormano davvero. La Spagna ne è per lunghi minuti contagiata. Poi, le qualità dei contendenti si rivelano. L'Uruguay aspetta l'avversario, lo risucchia nella sua retroguardia, lo avvolge in una rete difensiva elaborata ma sapiente e trasferisce l'azione in centrocampo, dove avviene una seconda, lenta elaborazione. Ma, d'improvviso, imitando le lucertole, esplode guizzante l'attacco. E' allora che Chendo davanti a Ruben Sosa, Sanchis davanti a Francesoli e Jimenez davanti ad Alzamendi, vacillano. I due attaccanti e la loro spalla si beano d'un repertorio spettacolare che sembra debba continuamente partorire l'azione del gol. Ma proprio quando il momento decisivo sta per scoccare, una sorta di incantesimo li prende e li confonde. E si ricomincia. Con la Spagna che corre (si fa per dire) sulla verticale Sanchiz, Martin Vazquez e Michel ma fallisce tutte le incursioni per la manifesta pochezza di Butragueno, Manolo e Villaroya. E con l'Uruguay che si rovescia in contropiede scoppiettando davanti a Zubizzarreta grazie a una serie di numeri che mandano in visibilio lo stadio. L'Uruguay scioglie le vele al 20' con una azione show di De Leon, Alzamendi, Francescoli e Ruben Sosa. Poi Francescoli si esibisce in un assolo di arte pallonistica, seguito subito dopo (30') da Ruben Sosa, il quale di¬ segna un arabesco che stende Chendo, quindi serve Alzamendi e il collega spara una botta da stecchire un mulo. Zubizzarreta devia sopra la traversa. Tenta un altro «special» Francescoli. E, finalmente, viene fuori la Spagna con un concertato fra Martin Vazquez, Butragueno, Michel e Villaroya che si spegne sui piedi della difesa uruguayana. L'avvio del secondo tempo è un crepitio biancoceleste. Una bomba di Ruben Sosa, un'altra di Ruben Paz e poi una rovesciata da circo equestre di Francescoli. Ma di segnare non se ne parla. Gli spagnoli replicano con la loro avanzata più bella. Martin Vazquez imbocca Michel per il gol. Michel potrebbe affondare, ma preferisce lasciare l'onore a Sanchis che non s'aspetta il regalo. Addio occasione. A metà della ripresa la Spagna è praticamente abolita. Zubizzarreta interviene due volte su Ruben Paz, quindi è Jimenez a salvare in angolo su Francescoli lanciato da Ruben Sosa. E nasce il rigore. Dalla bandierina batte Ruben Paz, Gutierrez colpisce di testa, Villaroya spazzola con la mano il pallone che sta andandosene in rete. Dal dischetto Ruben Sosa spara altissimo sulla traversa. E' il 72'. L'Uruguay ci prova ancora testardamente all'attacco. La Spagna regge le proprie file con i denti, è sommersa ma non annega. Che pareggio e che fortuna. Il rigore fallito da Ruben Sosa e (a fianco) Andrinua mentre contende il pallone a De Leon Alle loro spalle c'è Francescoli Gianni Ranieri