Il gruppo Fiat venderà energia elettrica all'Enel
Il gruppo Fiat venderà energia elettrica all'Enel Il gruppo Fiat venderà energia elettrica all'Enel Costruirà venti centrali entro il 1995: l'80% entrerà nel circuito nazionale Cesare Romiti ROMA. La Fiat fa il grande salto nel settore energetico, confermando la vocazione già manifestata a produrre elettricità in proprio. Entro il 1995 entreranno in funzione 20 nuove centrali, realizzate nei suoi stabilimenti, che produrranno, solo in parte, per il fabbisogno interno: l'80% circa dell'energia, infatti, verrà ceduta alla rete nazionale attraverso un'intesa raggiunta con l'Enel. Ieri mattina, l'amministratore delegato del gruppo, Cesare Romiti, e il presidente dell'Enel, Franco Viezzoli, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione, «in vista - si legge nel comunicato congiunto - di un impegnativo programma di interventi, che la Fiat si propone di attuare in materia di produzione di energia elettrica mediante nuovi impianti a ciclo combinato». L'investimento previsto è ingente, si aggira attorno ai mille miliardi; la realizzazione delle centrali dovrebbe avvenire tra il 1993 e il '95. Gli stabilimenti interessati al progetto sono di Fiat Auto, Iveco, Teksid e Magneti Marelli, di cui 12 al Sud ed 8 al Nord. Alla costruzione delle centrali (dotate di turbine a gas) contribuiranno Fiat Aviazione, Sepa (Gilardini), che interverrà per il controllo elettronico degli impianti, e Fiat Impresit per le opere civili. A regime, la produzione complessiva si aggirerà sui 7-8 miliardi di kilowattore l'anno, valori che equivalgono, in linea di massima, a quelli realizzati dalla centrale di Montalto. Lo scorso anno il Gruppo Fiat ha consumato 4 miliardi e mezzo di kW/h, pari al 2% dell'intero consumo nazionale e al 4% di quello industriale (l'autoproduzione annua attuale è pari a 1,8 miliardi di kW/h). L'80% delle richieste di energia della Fiat Auto sono già soddisfatte dalla centrale di Mirafiori, un impianto termoelettrico alimentato a metano, entrato in funzione nel giugno dello scorso anno e che oggi funziona a pieno regime con una capacità di 800 milioni di kW/h. Nella concezione dei nuovi impianti Fiat è stata posta grande attenzione all'ottimizzazione dei rendimenti energetici ed alla salvaguardia dell'ambiente: sono state adottate, infatti, le più avanzate soluzioni tecnologiche oggi disponibili, derivate da tecnologie aeronautiche. L'accordo tra Fiat e Enel trova le sue premesse nella legge dell'82 sul contenimento dei consumi energetici e sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e assimilate. Lo scopo è di perseguire uno dei principali obiettivi enunciati dal Programma energetico nazionale, che affida un ruolo importante a soggetti diversi dall'Enel nel¬ la produzione di elettricità. Il bilancio energetico dell'Italia è largamente deficitario: utilizziamo 230 miliardi di kW/h l'anno, di cui 171 prodotti dall'Enel, 33 importati dall'estero e 26 forniti dagli «autoproduttori». Sulla base delle percentuali di crescita dei consumi (3,9% nell'89), le previsioni fatte dalla Conferenza nazionale sull'energia per il Duemila (290 miliardi di kW/h) saranno ampiamente superate. La quota di autoproduzione assume così un'importanza determinante per frenare l'espansione della dipendenza dall'estero. L'operatività dell'accordo sarà comunque subordinata al verificarsi delle condizioni necessarie, tra cui, in particolare, il rilascio delle autorizzazioni previste e la disponibilità di gas naturale per alimentare gli impianti. Pier Luigi Vercesi
Persone citate: Cesare Romiti, Franco Viezzoli, Gilardini, Montalto, Pier Luigi Vercesi
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