La sinistra dc all'attacco

La sinistra de all'attacco La sinistra de all'attacco alleanze obbligate e di compromettere in quésto modo quel poco che in queste condizioni si riesce a fare». Ma nel pri, albergano anche dei convinti sostenitori dell'attuale esecutivo, a cominciare dai ministri dell'ederea. Con un partito così combattuto il rebus che da qualche settimana rovina i sogni di Giorgio La Malfa non è dei più semplici. Il rischio è di continuare a minacciare di tanto in tanto un'uscita dal governo che, non verificandosi mai, a poco a poco diventa non credibile come tutti i «penultimatum». E il sondaggio lanciato dalla Voce serve proprio a questo: a misurare per davvero la voglia d'opposizione che c'è nel pri. Se questa dovesse prevalere, stavolta ci sarebbe anche una data pronta per abbandonare Andreotti: finito il semestre italiano alla Cee, se si facesse avanti la prospettiva di una fine traumatica della legislatura, il partito potrebbe scegliere di affrontare le elezioni fuori dal governo, tentando di togliere spazio alle Leghe. Ora il segretario attende di vedere come risponderanno alla domanda i vecchi leader, i generali, i colonnelli del suo partito. Sicuramente si schiereranno per il passaggio all'opposizione i «pasdaran» del segretario, da Gianni Ravaglia a Gerolamo Pellicano, a Mauro Dutto («se i prossimi mesi non saranno produttivi è meglio uscir

Persone citate: Andreotti, Gerolamo Pellicano, Gianni Ravaglia, Giorgio La Malfa, Mauro Dutto