I diversi destini degli ebrei e la Causa prima

I diversi destini degli ebrei e la Causa prima I diversi destini degli ebrei e la Causa prima cimitero fortemente simbolico, quello di Varsavia. In quel cimitero sono sepolti 150 mila ebrei, due terzi dei quali morti di fame e malattie nel ghetto di Varsavia prima della sua eroica insurrezione contro i nazisti: dei 450 mila ebrei del ghetto, gli altri 300 mila furono deportati verso Auschwitz, o morirono combattendo. Vi sono sepolti, tra gli altri, l'ideatore dell'Esperanto, Lodovico Zamenhof, e Adam Czerniakov, che quando fu a capo del ghetto si suicidò nella speranza di poter così impedire o ritardare le deportazioni; vi sorge il monumento a Janusz Korczak, il maestro di un orfanotrofio che scelse di condividere il destino dei suoi bambini pur di non abbandonarli, e li seguì ad Auschwitz, ma prima insegnò loro a morire con dignità. Quel cimitero abbisogna di rilevanti opere di manutenzione. Noi chiediamo che, con l'invio di offerte, questo che è uno dei più significativi sacrari del¬ l'ebraismo annichilito dai nazisti divenga lo stendardo di un solidale rifiuto dell'odio. Le offerte potranno essere indirizzate alla Comunità Ebraica di Merano, via Schiller 24. Federico Steinhaus, Merano Sul caso Vanumi l'Italia tace Il 27 maggio, fra l'indifferenza dei media, la Corte Suprema israeliana ha respinto l'appallo del tecnico nucleare israeliano Mordechai Vanunu, confermando la precedente condanna a 18 anni di carcere (tre dei quali già scontati, in condizioni di isolamento quasi completo) per i reati di alto tradimento e spionaggio a favore del nemico in tempo di guerra. Vanunu, che nel 1986 aveva rivelato al Sunday Times molti dettagli sull'impianto di Dimona, dove aveva lavorato per 9 anni alla produzione di ordigni nucleari, era stato poi rapito dal Mossad a Roma e riportato forzosamente in Israele. La sua azione, motivata da una crisi di coscienza circa il pericolo che le armi nucleari introducono nello scenario mediorientale, aveva portato molti eminenti scienziati (fra cui 18 Premi Nobel, e oltre 800 tecnici e ricercatori italiani) a chiedere ai giudici israeliani una sentenza clemente, oltre che condizioni di detenzione più umane. Purtroppo, pare invece che la durezza della condanna a Vanunu significhi che in Israele la «ragion di Stato» oggi abbia la precedenza sulla libertà di coscienza e sui principi umanitari. Considerazione che si può estendere almeno in parte all'Italia, se si considera che l'inchiesta sul rapimento Vanunu non è mai pervenuta ad alcun risultato e che le autorità di governo italiane non hanno elevato in merito alcuna protesta. Paolo Farinella ricercatore, Università di Pisa Dalla relatività alla creazione Il filosofo Lucio Colletti intervistato da Mauro Anselmo [La Stampa del 5 giugno) darebbe per certo che le due rivoluzioni scientifiche in atto, la fisicoastronomica e la biologica, avrebbero «detronizzato» l'idea metafisica e religiosa che l'uomo sia al centro dell'universo. L'affermazione del filosofo positivista non pare poi troppo apodittica. Prima di tutto, per quel poco che sin qui sappiamo, la teoria della relatività considera finito e chiuso lo spazio che racchiude le galassie e perciò l'universo sarebbe limitato e l'idea baricentrica umana risulterebbe ancora incontrovertibile. Se sulla Terra, «punto» qualsiasi del sistema solare nell'universo, si è svolta una selezione naturale, per la legge fisica che ogni effetto scaturisce da una causa, causa dopo causa e via:

Luoghi citati: Auschwitz, Israele, Italia, Merano, Roma, Varsavia