Sansone gioca nella Corea del Sud di Giorgio Barberis

Per scaramanzia l'asiatico (che piace all'Ajax) si è lasciato crescere i capelli Per scaramanzia l'asiatico (che piace all'Ajax) si è lasciato crescere i capelli Sansone gioca nella Corea del Sud Dalpiede diJoo-Sung i pericoli per il Belgio 1,82) che unita all'agilità (pesa 73 chili) gli permette di rendersi pericoloso contro qualsiasi tipo di avversario. Abbastanza schivo (come tutti i coreani, che non amano particolarmente farsi intervistare e tendono a «scappare» se compaiono anche le telecamere), riassume le sue aspirazioni per questo Mondiale in poche parole: «Ci sono tanti campioni qui ed io non pretendo di competere con loro: mi basterebbe riuscire a farmi notare. E per farlo so che dovrò fare dei gol, visto che il mio compito è soprattutto quello». Più disinvolto, anche se pure lui abbastanza timido, è Kim Joo-Sung, ideale «stella» della formazione guidata da Lee Hoe-Taik. Già il suo modo di presentarsi ha un che di pittoresco, con quel quasi ostentare un braccialetto di pietruzze che porta al polso sinistro. «E' il rosario buddista», spiega, eppoi fa vedere incastonata in una delle pietre una sua fotografia. «E' un po' il mio portafortuna continua - anzi, uno dei miei portafortuna. L'altro sono i capelli lunghi: pensate, li avevo tagliati prima dell'Olimpiade di Seul e guardate com'è andata a finire per la nostra nazionale. Li ho fatti subito ricrescere. D'altronde nel potere dei capelli ci credo fin da bambino». Kim Joo-Sung ha incominciato a giocare a pallone quando aveva dieci anni. Poi, men- rei per alcun motivo dalla mia Corea - dice - ma come calciatore l'avventura europea mi affascina. Non ho particolari predilezioni, si occupa di tutto il mio procuratore. Personalmente ho avuto un contatto con l'Ajax, che mi attira perché il mio idolo e il mio modello è sempre stato Cruyff. Ma so che sono arrivate delle proposte anche da una società spagnola e da un'altra tedesca. Ma adesso bisogna guardare al presente, non al futuro: noi coreani siamo venuti qui per vincere e se ci riusciamo subito contro il Belgio, di cui temiamo molto Scifo e Vanderlinden, tanto meglio». Kim Joo-Sung getta quindi la maschera delle ambizioni sue e della Corea. Il Belgio è avvisato anche se il vecchio Thys - che non sfigurerebbe certo come «santone» orientale - si mostra estremamente tranquillo. «La formazione l'ho data per tempo, le scelte le conoscete: ho optato per la soluzione con quattro difensori anziché cinque perché non ritengo sia contro la Corea che dobbiamo unicamente pensare a difenderci. Occorre partire bene, ottenere subito il massimo». Tra i belgi gli unici dubbi riguardano la punta centrale Van Der Linden, che non è al meglio della condizione e potrebbe essere sostituito con Wilmots. PRIMO TURNO [STADIO BENTEGODI, ORE 17] COREA [4 4-2] BELGIO [4 4 2] [MAGDA BIANCA, PANTALONCINI NERI, CALZETTONI ROSSI] [MAGLIA ROSSA, PANTALONCINI ROSSI, CALZETTONI ROSSI) 1 PREUD'HOMME 21 IN-YOUNG CHOI 2 GERETS 3 CHOI KANG HEE 4 CLUSTERS 17 GU SANG BUM 7 DEMOL 2 PARK YONG DAE 16 DE WOLF 5 CHUNG YONG HWANG 6 EMMEHS 11 BYUN BYUNG J00 8 VAN DER ELST 7 N0HS00IN 10 SCIFO 16 KIM J00 SUNG 5 VERSAVEL 18 HWANG SEON HONG 9 DEGRYSE 10 LEE YOUNG SANG 19 VANDERLINDEN 14 CHOI SOON HO ALL. THYS ALL. LEE H0E-TAIK ARBITRO: MAURO [STATIUNITI] IN PANCHINA 20 De Willie, 13 Grun, 22 Vervoort, 11 Ceu- 19 Jeong Gi Don, 4 Yoon Duk Yeo, 9, Kwan lemans, 21 Wllmots [12 Bodart, 3 Albert, 15 Hwang Bo, 13 Chung Yong Soo, 6 Lee Tae De Sart, 17 Plovie, 18 Staelens, 14 Claesen] Ho [1 Pong-joo Mm, 8 Hae-won Chung, 12 Heung-tll Lee, 15 Mln-kook Cho] TV: ORE 16,45 RAIUHO E TMC - RADIO: ORE 17 RADI0DUE tre si imponeva come calciatore (quest'anno è anche campione di Corea con il Daewoo, una delle sei squadre professionistiche che danno vita al campionato maggiore), è andato avanti pure negli studi e adesso è laureato in educazione fisica. Grazie al suo impegno come calciatore è riuscito, in pratica, a non fare il servizio militare ed ora gli potrebbe venir concesso di lasciare la Corea anzitempo. A 24 anni (è nato il 17 gennaio 1966) viene considerato come il più talentuoso dei giocatori del suo Paese e come tale ha infatti ricevuto proposte per trasferirsi a giocare in Europa. «Come uomo non mi muove¬ Giorgio Barberis

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