E' l'Italia il mito degli Usa

Per gli americani difesa a uomo ma attacco inesistente Per gli americani difesa a uomo ma attacco inesistente V l'Italia il mito degli Usa Il nuovo Giannini Finitela di chiamarmi principino FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO MARINO DAL NOSTRO INVIATO I voli di Tony Meola, i dribbling di Tab Ramos, le giocate intelligenti di Paul Caligiuri. A un livello più basso, la discreta tecnica e la capacità di difendere il pallone della punta destra Peter Verrnes, il tempismo negli interventi volanti del libero e capitano Michael Windischmann. Un tipo alla marine, che quando la squadra perde lascia la sua zona e va avanti alla «ora metto tutto a posto». Un po' ingenuo, ma piacevole. Sono questi i cinque elementi che reggono il team Usa. Gli altri alternano ottime giocate ad ingenuità: la scuola di base esiste, ma. l'esperienza manca, come mancano la fantasia e l'adattamento a situazioni tattiche che l'avversario propone ma sono fuori dai temi studiati. Armstrong, il terzino destro che ha penato molto nel contenere gli spunti vertiginosi del cecoslovacco Knoflicek, fosse nato in Brasile sarebbe uno splendido difensore. Il et «Bob» Gansler dispone la squadra all'italiana, con difesa che marca a uomo e con qualche scambio di avversario a seconda degli spostamenti altrui. A centrocampo il più attivo è il Quella storia del «principino», ^nomignolo magari elegante ma che può sottintendere tante cose, ha stancato Giannini: non ne vuol più sapere. «Oltre a tutto - punta al sodo il centrocampista - può anche indicare uno pieno di boria, che non vuole sacrificarsi per i compagni o rischiare la propria incolumità per la causa comune. No, non sono nulla di tutto questo e mi auguro che il soprannome, appioppatomi per scherzo da Scarnecchia e Vieri, possa uscire dalla mia vita». Un modo come un altro per entrare in tema e sottolineare i concetti che maggiormente gli stanno a cuore: nel caso specifico, la grande collaborazione e l'encomiabile dedizione che da parte di tutti si offre per raggiungere l'obiettivo. Anche il pubblico, però, molte volte dispersivo nelle sue simpatie e controproducente negli atteggiamenti, ha svolto un ruolo importante nel favorire il superamento del primo ostacolo del campionato del mondo e Giannini lo riconosce: «Ne parliamo spesso tra noi proprio per riconoscere questo dato di fatto. Probabilmente sabato i tifosi si sono commossi nel vedere lo slancio della squadra che non ci stava a pareggiare. Si sono resi conto dei nostri sforzi e, una volta raggiunto l'obiettivo, hanno invaso le strade per manifestare il loro entusiasmo». Il tifoso è generoso quanto irrazionale: raffiche di applausi ed esplosioni di gioia al primo successo, di fischi e critiche alle prime difficoltà. Un pericolo reale? «Eccome — esclama Giannini — è sempre stato così, non ci sono mezze misure. Ne so io qualcosa che per due anni sono stato sommerso di critiche. L'unico modo per superare tale stato di cose è attribuire il giusto peso a ogni presa di posizione e affrontare con serietà gli impegni. E poi ho un segreto: la famiglia. Quando sono in difficoltà mi rifugio a cercare serenità in Serena, mia moglie e Francesca, mia figlia che ha da poco compiuto due anni». Giannini 1990: quale differenza con quello che giocò l'Europeo nell'88? «In due anni esperienza e personalità di un individuo possono crescere molto e contro l'Austria credo di aver mostrato parecchi progressi», [p. c. a.] modesto Harkes e molto di più potrebbero dare Ramos e Caligiuri se non fossero stranamente ignorati dai compagni che preferiscono il lancio lungo. Lanci che spesso cadono nel vuoto per (almeno così si è visto a Firenze) la pochezza tecnica di Brace Murray, il quale non ha neppure la grinta del compa- gno di reparto Vermes. Caligiuri a destra e Wynalda a sinistra sono gli esterni che dovrebbero sorreggere l'attacco. Nel finale a Firenze è piaciuto Marcelo Balboa, origine messicana, come difensore centrale al posto di Stollmeyer. Verrà probabilmente confermato contro gli azzurri. [b. p.] GRUPPOF GRUPPO D GRUPPO E ■ PARTITE DISPUTATE PARTITE DISPUTATE PARTITE DISPUTATE EMIRATI ARABI-COLOMBIA GERMANIA-JUGOSLAVIA 0-2 4-1 INGHILTERRA-EIRE 1-1 PARTITE DA GIOCARE PARTITE DA GIOCARE 12 giugno [Verona] BELGI0-C0REA 12 giugno [Palermo) 0LANDA-EGITT0 13 giugno [Udine] URUGUAY-SPAGNA 16 giugno [Cagliari] INGHILT.-OLANDA 17 giugno [Verona] BELGIO-URUGUAY 17 giugno [Palermo] EIRE-EGITT0 17 giugno [Udine] COREA-SPAGNA 21 giugno [Cagliari] INGHILT.-EGITTO 21 giugno [Verona] BELGIO-SPAGNA 21 giugno [Palermo] EIRE-OLANDA 21 giugno [Udine] COREA-URUGUAY CLASSIFICA CUSSIFICA punti G V N P F S punti G V N P F S BELGIO 0 0 0 0 0 0 0 EIRE 110 10 11 COREA 0 0 0 0 0 0 0 INGHILTERRA 110 10 11 URUGUAY 0 0 0 0 0 0 0 OLANDA 0 0 0 0 0 0 0 SPAGNA 0 0 0 0 0 0 0 CGITTO 0 0 0 0 0 0 0 MARCATORI MARCATORI 1 gol: Lineker [Inghilterra], Sheedy [Eire] PARTITE DA GIOCARE 14 giugno [Bologna] JUGOS.-COLOMBIA 15 giugno [Milano] GERMANIA-E. ARABI 19 giugno [Milano] GERMANIA-COLOMBIA 19 giugno [Bologna] JUG0S.-E. ARABI CLASSIFICA punti 6 V N P F S 2 1 1 0 0 4 1 2 1 1 0 0 2 0 GERMANIA COLOMBIA EMIRATI ARABI 0 10 0 10 2 JUGOSLAVIA 0 10 0 114 MARCATORI 2 gol: Matthaeus [Germania] 1 gol: Redin e Valderrama [Colombia], Voellere Klinsmann [Germania], Jozic [Jugoslavia]