Un eroe chiamato Bolscioi

Arrivano domani i danzatori di Mosca, il 22 in mondovisione da Roma Arrivano domani i danzatori di Mosca, il 22 in mondovisione da Roma Un eroe chiamato Bolscioi Niente Colosseo, riprese al Circo Massimo Con sette brani da balletti di Grigorovich r Angela Molina lascia il set perLulù troppo sesso e polemiche ROMA. Sfrattati dal più grande anfiteatro del mondo, simbolo dell'eternità di Roma, perché il sindaco Carraro non vuole durante i Mondiali confusione nell'area pedonale adiacente al Colosseo, i duecento ballerini del Bolscioi di Mosca, che arrivano domani a Fiumicino, si dovranno accontentare del Circo Massimo. E' di lì che verrà trasmessa, in Mondovisione, la sera del 22 giugno, la celebrazione dell'eroe che il coreografo Yurij Grigorovich ha costruito, da un'idea di Vittoria Ottolenghi, attraverso sette momenti di altrettanti celebri balletti: «Spartacus», «Romeo e Giulietta», «Raymonda», «Schiaccianoci», «Ivan il Terribile», «La leggenda dell'amore» e «L'età dell'oro». Da ieri mattina Antonello Falqui e lo scenografo Carlo Cesarini da Senigallia sono al Circo Massimo impegnati nella ricerca della posizione migliore per la collocazione del palcoscenico. «Se si sbaglia la sistemazione del palcoscenico è finita - dice Cesarmi da Senigallia -, logicamente il Palatino è lontano rispetto alla prevista ambientazione del Colosseo, ma si vedrà certamente perché io cerco di valorizzarlo con l'illuminazione. D'altra parte quello che ci attende è un impegno importante che non possiamo fallire. Abbiamo il Bolscioi in Italia e in Mondovisione con il suo corpo di ballo al gran completo: duecento ballerini di cui ventitré rappresentano il meglio delle étoile». Il palcoscenico del Circo Massimo avrà la dimensione di quelli lirici ed è delimitato ai lati da gigantesche riproduzioni del piede della statua di Costantino e di un torso antico che sono stati scelti come simbolo della danza e dell'eroe: gli originali si trovano nei musei capitolini. «Le due riproduzioni alte sei metri sottolinea Antonello Falqui - ci servono anche da "quinta" per consentire le uscite di scena dei ballerini, per i cambi di costume, che sono molte. C'è da considerare che ogni balletto coinvolge dai settanta ai cento ballerini». Per la Rai, quello de «U gioco dell'eroe», è un impegno prestigioso perché parecchie emittenti straniere l'hanno programmato come alternativa alla mancata proposta sportiva, poiché venerdì 22 giugno il torneo calcistico mondiale osserverà uno dei suoi pochi turni di riposo assoluto: niente partite dunque! Nonostante le polemiche e gli ostacoli burocratici che hanno rallentato la preparazione di questo evento televisivo, attorno a «Il gioco dell'eroe» è di nuovo tornato l'entusiasmo, soprattutto per l'affiatamento che c'è tra Falqui e Cesarmi da Senigallia, i quali, con questo impegno, sono tornati a lavorare assieme dopo quindici anni: si erano separati nel 1975 all'epoca di «Milleluci», lo show che riunì per la prima volta Mina e Raffaella Carrà. Adesso i due hanno in mente altri progetti da realizzare assieme, ma prima devono portare in por- Ai Circo Massimo si danzeranno scene to «Il gioco dell'eroe» con Yurij Grigorovich. «Un uomo temutissimo dai ballerini del Bolscioi osserva Cesarini da Senigallia che con noi ha dimostrato ima grande disponibilità accettando tutte le varianti proposte». Una di queste varianti riguarda il drammatico duello tra i due protagonisti del balletto di Spartacus che Antonello Falqui vorrebbe registrare di notte all'interno del Colosseo, dove il pubblico non ha accesso, in modo da poterlo inserire nel corso dell'esibizione in diretta prevista al Circo Massimo. Questo suggestivo frammento del balletto di Spartacus, con schiavi e gladiatori, lo vedrebbero, però, soltan- CHE FANNO con Max von Sydow in «Dark Shadow» (Ombra oscura) di Irvin Winkler, nella parte d'un regista hollywoodiano vittima del maccartismo e messo sulla «lista nera», che perde ogni lavoro e tutti gli amici. Si prepara a recitare la parte del pittore messicano Diego Rivera nella biografia romanzata «Frieda and Diego»; Frieda è Frieda Kahlo. Julio Bocca, 23 anni, argentino, danzatore dell'American Ballet Theater dal 1986, ultima fiammeggiante star del balletto vista anche alla Scala, è stato definito «il nuovo Baryshnikov» dal «New York Times». Mei Brooks ha scritto, dirige e interpreta «Life Stinks». Vecchia storia: un miliardario arrogante scommette con un altro miliardario suo rivale che riuscirà a sopravvivere per un mese senza soldi, senza risorse e senza amici... Cher e Bette Midler sono due delle probabili protagoniste in «Angry Housewives» (Casalinghe arrabbiate), storia di quattro massaie e madri di famiglia esasperate che decidono di formare un'orchestra punk-rock. Roger Vadim prepara in Francia un serial televisivo su Freud e il suo tempo, condotto alla maniera d'una inchiesta poliziesca. otto estaj Angela Molina, abbandonando dopo dieci giorni di lavorazione «Le età di Lulù», il film diretto da Bigas Luna tratto dal romanzo di Almudena Grandes pubblicato in Italia da Guancia («C'erano troppe scene terribilmente pruriginose», ha detto il marito dell'attrice Herve Timarche), ha provocato anche un mezzo scandalo politico. I leader e la stampa dell'opposizione di destra hanno polemizzato violentemente contro il governo socialista e il ministro della Cultura Jorge Semprun, per avere sovvenzionato il film con un finanziamento statale di circa cinquecento milioni di lire. Mira Nair, la giovane regista indiana di «Salaam Bombay», comincia a girare in agosto negli Stati Uniti e in Africa il suo nuovo film «Mississippi Masala», storia d'amore interrazziale tra il nero Denzel Washington e Sarita Choudhury, indiana nata in Uganda. Michael Crichton, il famoso scrittore americano di fantascienza, ha venduto per due milioni di dollari alla Universal i diritti cinematografici del suo nuovo romanzo «Jurassic Park», che verrà pubblicato in autunno negli Stati Uniti dall'editore Knopf. Il relativo film verrà diretto da Steven Spielberg e prodotto dalla sua società Amblin En- Ste\ dalli da «Spartacus», balletto di Grigorovich to i telespettatori poiché nei cinque minuti che dovrebbe durare l'inserimento, sul palcoscenico del Circo Massimo proseguirebbe per i millecinquecento invitati l'esibizione prevista senza lo sfondo del Colosseo. Conduttore de «Il gioco dell'eroe» è Vittorio Gassman che reciterà dei brani teatrali legati ai balletti. L'introduzione di «Ivan, il terribile» e de «L'età dell'oro» sarà invece affidata a Nikolaj Gubenko, attore del Teatro Taganka, e attualmente ministro sovietico della Cultura. Non sarà presente la sera del 22 giugno Kirk Douglas. tertainement con un budget di 40-50 milioni di dollari. Robert De Niro è travolto da un lavoro compulsivo. Ha finito d'interpretare «Good Fellas» (Buoni amici), il nuovo film di Martin Scorsese previsto per la prossima Mostra di Venezia, storia di Henry Hill, mezzo irlandese e mezzo siciliano, adottato da bambino da un gruppo di gangsters di Brooklyn, che diventa un importante capomafia. Ha finito d'interpretare «Awakenings» (Risvegli) di Penny Marshall, dal libro di Oliver Sacks. Sta recitando insieme StevdallaI Ste\ 1 dalli Ernesto Baldo Aut. Min. 4/3528 del 12/05/90 I I A 1 A '9 0 otto esta otto estaj BarbeluGaguardi Saffh