Visita alle piramidi, poi la moglie sparisce

Visita alle piramidi, poi la moglie sparisce Visita alle piramidi, poi la moglie sparisce Egiziano che sposò una fiorentina ora è accusato di omicidio FIRENZE. Un egiziano di trentasette anni è stato arrestato dalla polizia nei pressi di Arezzo, in esecuzione di un mandato di custodia cautelare della magistratura fiorentina, perché sospettato dell'omicidio della moglie di nazionalità italiana che risulta scomparsa dalla fine dell'85. L'uomo, Tarek Shookry, sedicente originario di Alessandria d'Egitto, ma da alcuni anni residente in Italia, è accusato del sequestro e dell'omicidio di Marietta Rosi, nata all'Impruneta nel 1934, che aveva sposato nel 1984. Il provvedimento di arresto è stato deciso dal giudice delle indagini preliminari Valerio Lombardo, che ha accolto la richiesta dei sostituti procuratori Tindari Baglione e Paolo Canessa. Il giallo cominciò circa cinque anni fa. Nell'ottobre dell' 85, la coppia decise di recarsi in Egitto per un viaggio dal duale il solo Shookry fece ritorno. La scomparsa fu subito denunciata alla polizia, ma tutte le ricerche furono vane. Della donna nessuna traccia e dal. marito nessun aiuto alle ricerche. Nel 1986 al fratello della donna giunsero alcune cartoline firmate Marietta, ma l'uomo non ha mai riconosciuto la calligrafia come quella della sorella. Dopo questa circostanza negli inquirenti si fece largo l'idea che potesse trattarsi di un omicidio e i sospetti si incentrarono su Shookry, che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce. Nei confronti dell'uomo fu emesso un mandato di accompagnamento che è stato eseguito nei giorni scorsi quando 1' egiziano si è recato in un ufficio per fare alcuni documenti. L' uomo, da quanto si è appreso, nel corso dell'interrogatorio davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Firenze. Paolo Canessa, uno dei responsabili dell'inchiesta, avrebbe affermato di essere estraneo alla vicenda: «Non avevo nessun motivo per cercare di uccidere mia moglie». «Quando siamo arrivati in Egitto - ha affermato Shookry Marietta ha saputo che ero già sposato e con un figlio e se ne è andata, ma non so dove. Forse si è fatta suora ed è finita in un convento». L'uomo, in possesso della doppia cittadinanza egiziana e italiana e che in Italia diceva di essere professore universitario ad Alessandria d'Egitto, ha anche sostenuto di non poter far ritorno nel proprio Paese per una condanna a 10 anni di reclusione inflittagli «per un fatto legato al servizio militare». Gli inquirenti stanno ora cercando di accertare se Shookry ha precedenti penali nel nostro Paese. «Una ricerca non facile hanno SDiegato - dal momento che ci risulta abbia cambiato nome frequentemente come confermano le numerose carte d'identità e le patenti che gli abbiamo sequestrato». Il sostituto Canessa ha anche intenzione di disporre una perizia calligrafica sulle cartoline recapitate nell'86 al fratello e di accertare per quale reato Shookry è stato condannato nel proprio Paese. Marietta Rosi, fino al momento del matrimonio con il giovane egiziano, viveva con il fratello in un appartamento di via Faentina a Firenze e lavorava come sarta in una ditta di confezioni. Prima di sposarsi si era licenziata e con i soldi della liquidazione aveva acquistato un appartamento a San Giovanni Valdarno (Arezzo) che aveva intestato a Shookry. L'egiziano vendette l'appartamento, racimolò qualche centinaio di milioni e sparì dalla circolazione. Ir. cri.l

Persone citate: Canessa, Marietta Rosi, Paolo Canessa, Tarek Shookry, Tindari Baglione, Valerio Lombardo