Il vescovo: sono con lui di Marco Neirotti

17 vescovo: sono con lui 17 vescovo: sono con lui TORINO. Per le minacce di morte ricevute nei giorni scorsi, don Ciotti ha avuto ieri la solidarietà della curia torinese. Mons. Saldarmi, in un'omelia alla Consolata, ha detto: «La notizia è gravissima e preoccupante perchè già altre volte era stato minacciato, tanto che da tempo è scortato dalla polizia. Come vescovo, padre, primo fratello e custode del prebisterio diocesano, esprimo la solidarierà di tutta chiesa torinese a questo nostro sacerdote. Ho sentito don Ciotti e mi ha confermato la volontà di proseguire con la serenità che gli sarà possibile nel suo operato, al di là delle minacce subite. La Madonna Consolata protegga don Ciotti, sempre». grande inquietudine. Che efficacia può avere un trattamento di forza? E soprattutto quando il tossicodipendente non può fidarsi della persona con la quale dovrebbe confidarsi?». E non è il solo a porsi queste domande. Lo fanno i medici dei centri delle Usi: «Saremo terapeuti o medici legali? O dovremmo essere tutti e due insieme?». Il dr. Giorgio Merlo, sarà difficile andare avanti. «L'accoglienza alle persone in difficoltà, alle loro famiglie non verrà meno. i£' bene non confondere la comunità con l'intera struttura. Saremo al nostro posto per chi cerca appoggio e riservatezza». Disobbedienza civile, dunque? Don Ciotti corregge: «Nel profondo rispetto per le autorità, nutro su questo punto una Marco Neirotti

Persone citate: Don Ciotti, Giorgio Merlo

Luoghi citati: Torino