Candidature di Emanuele Novazio
Candidature Candidature L'Spdnon molla Lafontaine litari Nato». Secondo il Wall Street Journal, l'attuale intensa attività diplomatica americana prelude ad altre garanzie di Bush a Gorbaciov. Il segretario di Stato Baker ha dichiarato che «l'Urss deve far parte del processo di gestione dei cambiamenti in Europa e deve appartenere a nuove strutture europee» sottolineando che la Nato e la Cee non bastano. Baker e Shevardnaze s'incontreranno il 22 giugno nel quadro dei negoziati «2 + 4», le due Germanie più le quattro potenze: per allora le posizioni degli Usa e dell'Urss dovrebbero essersi fatte più vicine, [e. e] BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Oskar Lafontaine resterà candidato alla Cancelleria nelle elezioni di fine anno e «i socialdemocratici lo appoggeranno con tutte le forze». Ma se l'annuncio del presidente dell'Spd, Vogel, sembra ricomporre un'unità almeno di facciata intorno al Kanzlerkandidat, dopo il suo «no» a un'unione economica affrettata e forti dissensi col partito, molto resta ancora sospeso, nella crisi politica esplosa nell'Spd. Oggi Vogel incontrerà Kohl, e sarà l'ultimo vertice fra governo e opposizione prima del voto in Parlamento sul trattato che avvieni l'unione. Sarà un incontro decisivo: non tanto per il voto dei socialdemocratici quanto per i costi che quel voto avrà. Il sì dell'Spd al Trattato che istituisce l'unità economica fra le due Germanie a partire dal primo luglio sembra infatti ormai scontato, anche se la decisione ufficiale verrà annunciata giovedì. Vogel 10 aveva lasciato intendere domenica dopo un «incontro di crisi» con Lafontaine a Saarbrucken, e l'ha confermato ieri. La maggioranza del partito pare essere d'accordo: per paura di problemi politici e sociali ancora più seri in «una Ddr lasciata a se stessa»; e per il leggitimo timore di pesanti ricadute elettorali contro un partito che «si scontra con la storia». I colloqui di oggi diranno piuttosto«quanto vale» 11 sì di un partito che la disinvoltura e l'indubbia abilità di Kohl hanno costretto a rincorrere, in ordine sparso, le iniziative del Cancelliere. Sono giorni difficili per l'Spd, che rischia di essere la vittima più illustre dell'unificazione, almeno in questa sua prima fase. Il partito si è spaccato, Vogel sembra essere riuscito soltanto a metà nella sua missione a Saarbruchen: le contraddizioni che la corsa all'unità imposta da Khol ha fatto esplodere fra i socialdemocratici rischiano di non ricomporsi in tempo per la battaglia elettorale d'autunno. Ma non sarà facile neanche per Lafontaine, del quale l'Spd non ha sostituti elettorali. Molte sue esitazioni, si dice a Borni, nascono anche dal timore di non farcela nello scontro elettorale. Soprattutto se, come molti segnali lasciano prevedere, le elezioni di fine anno saranno elezioni pantedesche. Il segno più vistoso della crisi è ima contraddizione: il partito deve mantenere un candidato che preferirebbe sostituire, Lafontaine deve mantenere una candidatura che preferirebbe cedere. Emanuele Novazio ' INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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