COLONNESE SFOGLIA LA NAPOLI EUROPEA di Felice Piemontese

COLONNESE SFOGLIA LA NAPOLI EUROPEA COLONNESE SFOGLIA LA NAPOLI EUROPEA •mr "w napoli | I NA certa notorietà coll I me editore «eccentri; I co» Gaetano ColonneI ; I se se l'è costruita, in I più di venti anni di lal U I voro, pubblicando ele1 I ganti libretti come la ■ J Storia della cintura di castità e Avvertimenti alla fittimi sposa, foto osées dei primi decenni del secolo (Cochonnerie), trattatelli sulla jettatura e sulla cucina futurista. Con, in più, qualche preziosa riscoperta: un inedito di Oscar Wilde, le poesie di Totò. Ma, indubbiamente, l'ultimo volume pubblicato è il più singolare di tutti. Si tratta di un libro costituito da un prologo e da dodici capitoli di pagine bianche, ciascuno introdotto da un'illustrazione. Il libro di, così è intitolato il volumetto, è in vendita a ottomila lire ed è stato stampato in milleduecento copie. Presentato in anteprima a «Galassia Gutenberg», la mostra-mercato del libro che si è svolta a Napoli in febbraio, ha suscitato molta curiosità anche al Salone di To- rino. Colonnese prevede numerose ristampe, «perché—dice — si tratta di un gioco che dovrebbe durare all'infinito». Chi avrà tra le mani 12 libro di potrà scriverselo da sé. E con la possibilità, anche, di partecipare, automaticamente, a una sorta di insolito concorso letterario, che prevede la pubblicazione dei migliori testi che arriveranno alla casa editrice. «Un'iniziativa alquanto provocatoria — secondo Colonnese — che vuole capovolgere i termini del rapporto editore-autore, e si iscrive in una possibile operazióne di smitizzazione del ruolo dell'editore, caratterizzato da storici connotati di inaccessibilità». «Inaccessibile», Colonnese non lo è di certo, visto che la sua libreria antiquaria - ricca, come dice lui stesso, «di umori magici, mitteleuropei» e collocata nel cuore del centro storico di Napoli - è diventata da tempo una delle mete obbligate per il viaggiatore colto che visita la città e che da Colonnese trova preziosi volumi antichi ma anche molte curiosità, cartoline illustrate, vecchi almanacchi, carte da gioco, fotografie, bambole, oggetti. Di tutto, insomma, fuorché «l'alta gioielleria delle pergamene» in cui, secondo Colonnese, si compendia la proposta delle librerie antiquarie «normali». Adesso Colonnese manda in libreria una raccolta degli scritti dedicati a Napoli da Goffredo Fofi, La grande recita (pp. 148, L. 14.000). Piccole «vedute» della città, da Pulcinella a Totò, da Viviani a Eduardo, attraverso le canzoni di Sergio Bruni, i film di Troisi, il teatro di Cecchi, le pagine di La Capria, Compagnone, Fabrizia Ramondino: le passeggiate di un viaggiatore interessato a cogliere le radici ancora vive dell «unica città europea italiana», sotto e oltre gli stereotipi del folklore o del pregiudizio antimeridonale. Nelle pagine di Fofi, il rimpianto e la lamentela lasciano il. posto a una ragionevole speranza: esistono nella città energie, culture, linguaggi non solo per «cavarsela», ma per «invertire la tendenza». Felice Piemontese

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