Klinsmann vuol mangiarsi la Jugoslavia

I tedeschi a Milano come in Germania: 30 mila connazionali e 20 mila interisti tutti per loro I tedeschi a Milano come in Germania: 30 mila connazionali e 20 mila interisti tutti per loro Klinsmann vuol mangiarsi la Jugoslavia II nerazzurro aMaradona.perché ti lamenti dell'arbitro? COMO DAL NOSTRO INVIATO Asserragliati nella loro roccaforte brianzola, protetta come Fort Knok, i panzer di Beckenbauer si apprestano a scendere a valle scollati da 30 mila tifosi, cui daranno man forte almeno 20 mila meneghini di fede interista. «Per noi sarà come giocare in casa, San Siro sarà il nostro stadio» diceva Jùrgen Klinsmann che, quando parla dell'Italia, la definisce testualmente: «La mia seconda patria». Anche se qualche giornale sostiene l'impiego di Moeller proprio al posto di Klinsmann, la formazione tedesca dovrebbe essere quella già ipotizzata nei giorni scorsi: vale a dire con una maggiore consistenza difensiva grazie a Berthold, utilizzato al posto dell'infortunato Kohler, in appoggio ai collaudati Augenthaler, Buchwald e Brehme. Il centrocampo è uno dei più forti del Mondiale grazie a Matthàus, Hàssler e Bein con l'appoggio dei due estremi difensori; in attacco la coppia Vòller-Klinsmann. Una squadra che si appresta a giocare contro la Jugoslavia intenzionata a vincere per imporsi nel proprio girone ed evitare così trasferimenti dal Castello di Casiglio, un angolo di paradiso con palme ed impianti sportivi, anche se sconosciuto come lo¬ calità agli stessi brianzoli, pronti a dirottare i cronisti in tutt'altre direzioni. Prima di lasciare il ritiro per una puntata in elicottero a Bologna, Beckenbauer ha parlato del teatro della sfida definendolo uno dei più belli del mondo: «Anche il terreno è in buone condizioni; ha riportato qualche danno ma penso che sarà facilmente rimediabile. Nei giorni scorsi c'è stata un po' di paura, ma, a quanto pare, hanno saputo lavorare bene e rimediare come meglio non si poteva. Ora tocca a noi fare meglio dell'Argentina, che probabilmente ha sottovalutato il Camerun, a conferma che non ci sono più avversari facili. Noi siamo reduci da una buona preparazione e questo mi induce all'ottimismo, anche se conosciamo la forza della Jugoslavia. Le sue ultime sconfitte non devono trarre in inganno: una cosa sono le amichevoli, un'altra il campionato. E poi presenta tante stelle di valore internazionale. E' sicuramente il complesso più forte degli ultimi tempi». Dopo avere confermato che dopo Italia '90 lascerà il calcio, proprio perchè non gli dice più nulla di particolare («Io come calciatore ho già vinto il Mondiale, auguro di cuore il successo alla mia squadra»), il tecnico si è soffermato sull'arbitraggio di Vautrot, l'arbitro francese che ha applicato alla lettera le disposizioni Fifa contro il calcio violento: «Dedicherò la seduta pomeridiana proprio a questo argomento, in modo che i miei giocatori conoscano a' fondo la lezione - ha detto -. Le novità della Fifa sono importanti contro i falli violenti e inutili, però sarà necessario verificare se tutti gli arbitri applicheranno alla lettera la nuova legge, oppure se ci saranno quelli di manica larga. Una misura identica non cambierebbe le carte in tavola. Certo non vorremmo trovarci nei panni dell'Argentina: matematicamente potrebbe essere eliminata, ma noi vorremmo vedere ancora in lizza Maradona». Klinsmann non era d'accordo con Maradona, con le sue critiche all'arbitraggio: «Io ho visto una buona direzione e soprattutto la giusta tutela degli attaccanti. Oggi per noi sarà una gara decisiva contro una delle Nazionali più forti del Mondiale. Io conosco soltanto Katanec, col quale ho militato nelle file dello Stoccarda. Ignoro gli altri avversari anche perchè guardo pochissimo la televisione. Finalmente si gioca su un campo bellissimo, basta con la sabbia di San Siro. Il menu prima della partita? Mangeremo...la Jugoslavia e a tavola, come sempre, spaghetti». Giorgio Gandoif i