Kenya, i fans del safari torneranno a sparare
Kenya, i fans del safari torneranno a sparare Kenya, i fans del safari torneranno a sparare NAIROBI. Jomo Kenyatta 14 anni fa aveva deciso di abolire la caccia. Oggi la volontà del padre del Kenya moderno viene messa in discussione : entro l'anno la caccia sarà nuovamente permessa in Kenya, una delle massime riserve naturali del pianeta. Certo non caccia indiscriminata, piuttosto mirata a limitare la crescita di specie in eccesso di riproduzione. Zebre, bufali, gazzelle e antilopi dovrebbero tornare nel mirino dei cacciatori, con gran gioia degli occidentali appassionati di «safari». Secondo il celebre ambientalista Richard Leakey rimarrebbero protette alcune specie in via di estinzione: elefanti, rinoceronti e leopardi. Leakey spiega che studi e statistiche sono stati già da tempo avviati in Kenya per localizzare le regioni dove la vita selvaggia è in crescita smisurata, e quindi sottrae pascoli destinati ad anima¬ li di allevamento. Se il governo approverà il ritorno delle attività venatorie in Kenya, farà anche il possibile per evitare i macelli indiscriminati compiuti tra il 1920 e il 1970. Licenze'speciali saranno rilasciate a cacciatori locali e stranieri, con prescrizioni e ambiti precisi. La fauna selvaggia dell'Africa orientale occupava territori immensi e poco abitati. Ma il ventesimo secolo segnò l'epilogo del periodo di tranquillità. La riduzione di varchi e percorsi, l'estensione delle recinzioni, l'aumento delle armi da fuoco e l'inflazione dei safari di caccia misero in pericolo la sopravvivenza di molte specie. Per evitare la loro estinzione le amministrazioni coloniali, poi imitate dai nuovi Stati indipendenti, adottarono misure per proteggere le specie più minacciate. Fino alla storica decisione di Kenyatta. (p. p.l
Persone citate: Jomo Kenyatta, Kenya, Kenyatta, Leakey, Richard Leakey
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