E' la grande rivincita di Charta 77 di Guido Rampoldi

La Cecoslovacchia premia tredici anni di lotte. Superano il quorum anche i nazionalisti slovacchi La Cecoslovacchia premia tredici anni di lotte. Superano il quorum anche i nazionalisti slovacchi W j| grande rivincita di Charta 77 De frenata dagli scandali (12%) PRAGA DAL NOSTRO INVIATO confluiti, il Partito popolare, ieri ha lanciato al Forum accuse furiose. Avrebbe messo alla gogna, alla vigilia delle elezioni, il presidente dei Popolari, pubblicizzandone il passato di spia. E l'«affaire» sembra solo l'esordio di uno scandalo di propozioni maggiori: un altro esponente del partito, l'attuale ministro degli Interni Sacher, ex docente di marxismo-leninismo, ieri ha dichiarato che si sta preparando una manovra contro di lui, per una presunta collaborazione con il Kgb sovietico. Se la de è stata penalizzata dalle ombre che avvolgono alcuni suoi dirigenti, il Forum è stato premiato dall'effetto Havel, venerato simbolo della nuova Cecoslovacchia, e dal pathos civile della rivoluzione di dicembre, che è riuscito a resuscitare. Ora la saldezza di questo agglomerato di 13 movimenti sarà messo alla prova dalla scelta della strategia economica: solo negli ultimissimi giorni il Forum si è convertito ad una transizione «molto rapida» al libero mercato, ma le misure concrete restano vaghe. Ma questo è il futuro. Il presente del Forum è una travolgente festa della vittoria che si protrarrà fino all'alba di lunedì. In fondo il più strano partito che calchi la scena politica europea non aveva molti motivi per credere nel trionfo. Non ha una vera e propria direzione, e neppu- Non sempre la rivoluzione tradisce i suoi figli. Sotto le bandiere del Forum, gli uomini che guidarono la rivoluzione delicata hanno stravinto le elezioni cecoslovacche. Le prime proiezioni assegnano al Forum il 48% dei voti, una percentuale che l'attribuzione dei resti tradurrà in una maggioranza assoluta nell'Assemblea federale (87 seggi su 150) e in due delle altre tre Camere minori. La de, trionfante in Germania orientale e in Ungheria, è confinata entro un 12%. Anche il pc raggiunge il 12%, un traguardo insperato per un partito che ha liquidato la vecchia guardia brezneviana ma eredita comunque l'immagine e i quadri medi di un sistema corrotto e odiato. Solo altri due partiti sono riusciti a superare la soglia percentuale che permetteva l'ingresso nel Parlamento nazionale; e uno di questi è il partito dei nazionalisti slovacchi, che pretende la separazione dalla Boemia e dalla Moravia: otterrebbe il 4%, il 15% in Slovacchia. Quando si è ripreso dall'incredulità, il gruppo dirigente del Forum ha evitato il trionfalismo ed ha proposto un governo di coalizione. L'offerta potrebbe spaccare il partner naturale del Forum, l'Unione democristiana. Uno dei tre partiti che vi sono DALMONPO STOCCOLMA i ■ Diciassettenne russo dirotta un aereo Un aereo di linea sovietico, in volo da Minsk a Murmansk, è stato costretto ad atterrare ieri notte a Stoccolma. Il dirottatore, un diciassettenne armato di una finta granata, si è arreso alla polizia un'ora dopo l'atterraggio del Tupolev. Dimitry Semionov ha giustificato il suo gesto con il desiderio di lasciare l'Urss dopo essere stato cacciato di casa dai genitori. [Agi] PARIGI ■mini» Palazzo in fiamme, sei morti Sei persone sono morte ieri mattina a Parigi in un incendio che ha devastato un immobile di quattro piani in un quartiere nel centro della capitale. L'incendio si è sviluppato in un laboratorio di cornici al piano terreno. [Ansa] NEW YORK ™«e Brucia petroliera, si teme un disastro Una superpetroliera norvegese ha preso fuoco ieri dopo un'esplosione nel Golfo del Messico, al largo del Texas, causando la morte di due uomini dell'equipaggio. L'incendio è iniziato mentre il greggio veniva trasferito dalla Mega Borg alla nave italiana Framurà. La Framurà si è allontanata senza danni. Il fuoco sarebbe stato provocato da un'esplosione in sala macchine. A bordo ci sono 130 mila tonnellate di greggio. Si teme un altro disastro ecologico. MONTREAL —!«■ Compromesso nella crisi del Quebec Il primo ministro canadese Mulroney ha annunciato che si è raggiunto «un accordo di principio» per la ratifica dell'emendamento costituzionale che scongiurerà la secessione del Quebec. «Questo è un giorno importante per il Canada» ha commentato il premier. L'annuncio è venuto a conclusione dei negoziati tra il governo federale e le 10 province canadesi. La mancata ratifica dell'emendamento avrebbe potuto comportare il distacco del Quebec. MONROVIA mwMin Le Chiese mediano tra Doe e i ribelli Il governo liberiano e i ribelli hanno accettato di tenere negoziati di pace con la mediazione del Consiglio locale delle chiese. Il Consiglio aveva lanciato un appello al presidente Doe e ai ribelli dell'ex ministro Taylor perché accettassero una tregua. Ieri il governo ha annunciato che i negoziati di pace cominceranno la settimana prossima, ma i ribelli continuano a tacere. La svolta è stata determinata dal successo della controffensiva governativa che ha bloccato l'avanzata dei ribelli verso Monrovia. [Agi] L'offerta finanziaria è valida su tutte le 126 UP disponibili in pronta consegna e non è cumulabile con altre iniziative in corso ed è valida sino al 30/6/90 in base ai prezzi e ai tassi in vigore al momento dell'acquisto. Per le formule Sava occorre essere in possesso dei normali requisiti di solvibilità richiesti. re tesserati, strutture, una fisionomia politica certa. La sua campagna elettorale avrebbe fatto rabbrividire qualunque esperto in comunicazione. L'ultimo comizio del Forum, a Praga, era tutto tranne che un comizio. Gli oratori sono arrivati con mezz'ora di ritardo, accompagnati da un vecchio amico, il chartista Benda, che però ha invitato a votare per il suo partito, la democrazia cristiana; poi hanno parlato per 30 o 40 secondi ciascuno, in genere per sottolineare la civiltà della campagna elettorale; e se ne sono andati, senza chiedere o aspettare applausi, lasciando il microfono ad un cantautore. Ancora più strana poteva apparire la composizione del palco, dov'era schierato il gruppo dirigente quasi al completo. Un incredibile assortimento di percorsi politici: dal trozkista Petr Uhi al socialdemocratico di destra Rudolf Battek; dal liberalcomunista Komarek, un anno fa ancora iscritto al pc, al ministro delle Finanze, considerato un neo-liberale, alle due donne ministro che provengono dall'area cattolica. Non c'era neppure un'omogeneità di ceti: i più erano intellettuali, uno era una tuta blu del kombinat Ckd e altri rappresentavano un embrione di borghesia professionale. Ma quasi tutti avevano alle spalle l'aver lottato insieme contro un regime onnipotente, BULGARIA per anni in disperata solitudine e pagando un durissimo prezzo. Così il Forum - rifiutando di definirsi sinistra, destra o centro sembra innanzitutto un sodalizio morale di spaesati e di curiosi che si troverebbero a disagio in qualsiasi altro partito o casella ideologica; un singolare partito etico che è innanzitutto un movimento per i diritti civili, e non trova un posto nella geografia politica europea e nella geografia sociale cecoslovacca. L'unico ascendente che il Forum rivendica è la tradizione laica, tollerante, colta e cosmopolita della Prima Repubblica e del suo fondatore, il filosofo Tomas Garrigue Masaryk, venerato come nessun altro padre della patria in Europa: a mezzo secolo dalla morte, la sua figura riappare a Praga un po' dovunque, su spille, ritratti, fotografie esposte nelle vetrine dei negozi, di solito accanto ai manifesti del Forum e del suo fondatore, Vacjav Havel. Se da tutto questo nascerà davvero un prototipo di partito nuovo, dipenderà molto da quanto resisterà la solidarietà della dissidenza storica, e soprattutto del gruppo degli ex di Charta 77, che del Forum è lo scheletro. Ma questo è chiaro fin d'ora: la vecchia talpa di Charta ha scavato bene, in questi tredici, lunghi anni. Guido Rampoldi Una ragazza cecoslovacca, appena sposata, depone il suo voto nell'urna

Persone citate: Borg, Havel, Mega, Moravia, Mulroney, Petr Uhi, Rudolf Battek, Sacher, Semionov