Superchip giapponese quasi da fantascienza

Superchip giapponese quasi da fantascienza Superchip giapponese quasi da fantascienza TOKYO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Annunciando di aver realizzato il prototipo di un supermicrochip di memoria da 64 megabit la Hitachi sconvolge il mondo dell'alta tecnologia confermando quanto il Giappone sia avanti in questo campo. «E' un'autentica rivoluzione in un settore pur in continua evoluzione e con continue novità» commenta un esperto. Con ciò l'industria giapponese si pone almeno due anni avanti al resto del mondo. Attualmente i chip di memoria in uso nelle macchine più evolute sono di un megabit, cioè un milione di caratteri. In uno spazio ben più ridotto, con la conquista della Hitachi, si avranno 64 milioni di caratteri. L'annuncio arriva mentre l'industria sta introducendo nuove generazioni di chip da 4 megabit. Per il 64 megabit Ibm e Siemens hanno da tempo in corso ricerche contando di arrivare entro i prossimi due anni al traguardo che Hitachi annuncia ora di aver raggiunto. Il nuovo chip sarà sul mercato nel 1995, ma impone fin d'ora revisioni in molti campi. Il nuovo chip può immagazzinare 512 pagine di un giornale o un'ora di informazione audiovisiva; è poco più grande di un'unghia e consiste di 140 milioni di transistor su circuiti di 0,3 micron, cioè meno di un milionesimo di millimetro. Operabile con una micro-batteria di 1,5 volt,è accessibile in 50 nano-secondi, o cinquantamiliardesimo di secondo. Realizzato in laboratori in cui un solo granellino di polvere farebbe saltare i circuiti, esso è frutto di investimenti non rivelati, ma che costituiscono la maggior parte dei seimila miliardi di lire destinati dalla Hitachi alla ricerca quest'anno. [f. m.J

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